Quirinale per tutti. Ora potrebbe toccare al Vaticano

Il presidente Sergio Mattarella apre le porte dell’ex reggia dei papi e dei Savoia al pubblico e tutti i giorni. Perché non farlo anche con il Palazzo di Sisto V, dimora dei pontefici ma ora disertata da Francesco che ha scelto più modesta abitazione?
Cerimonia di insediamento al Quirinale di Mattarella

La campagna del Corriere della Sera – e non solo – perché l’ex reggia dei papi e dei Savoia sia fruibile da tutti ha fatto effetto. Il neopresidente Sergio Mattarella l’ha annunciato ieri: il Quirinale sarà aperto tutti i giorni, anche le sale più interne e gli uffici si «ritireranno». Nessun problema: nelle 1200 stanze c’è posto per tutti e il presidente avrà sempre i suoi spazi ufficiali e meno ufficiali.

Il Quirinale è un lungo pezzo di storia italiana ed è giusto che gli italiani conoscano quella che, come la definiva Ciampi, «è la loro casa». Ci saranno quindi spazi per le visite – gratuite speriamo – mostre, convegni e passeggiate familiari nei meravigliosi giardini.

Per ora, c’è l’incantevole mostra sulle Storie di Giuseppe, arazzi cinquecenteschi disegnati per Cosimo I de’ Medici dal Pontormo, dal Bronzino e dal Salviati. Dopo Roma, questi tessuti istoriati, toccheranno Firenze e infine arriveranno all’Expo milanese.

La gente ha fame di bellezza, e di questi tempi ce n’è davvero bisogno. Ben venga allora questa iniziativa, ma trasmetta ai visitatori anche il senso del rispetto, perché non avvenga come al vicino Colosseo dove, turisti e non, ormai sbriciolano mattoni e travertini antichi caduti in mezzo alle erbacce senza che alcuno che li controlli. E allora nasce la domanda: i vigili a Roma ci sono ancora?

Su quest’onda, mi permetto una proposta ardita per il nostro vicino di casa, cioè il Vaticano. Perché l’enorme palazzo di Sisto V che si affaccia sulla piazza di san Pietro non si apre ai visitatori almeno in parte? Papa Francesco del resto abita altrove…

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