Quei sintomi sospetti

Come capire se i nostri animali sono infestati dalle pulci. Qualche consiglio per debellarle
cani

Sulla cute dei nostri beniamini, annidati tra i peli, spesso vivono e trovano nutrimento agenti esterni conosciuti come ectoparassiti. Si tratta di pulci, zecche, pidocchi, acari o anche di flebotomi e zanzare, che spesso sono solo di passaggio, e si soffermano su di noi come sui nostri animali solo per consumare il loro pasto.

In tutti i casi il danno arrecato all'ospite (cane, gatto, altri animali o anche uomo) può essere più o meno grave. In alcuni casi si tratta di trasmettere malattia inoculando gli agenti specifici responsabili di gravi patologie quali ehrlichiosi, leishmaniosi, piroplasmosi ecc. In altri casi la reazione può essere solo di allergie alla saliva del parassita, per esempio. E siccome le suddette reazioni possono colpire anche l'uomo (zoonosi) un'adeguata informazione ed una opportuna prevenzione possono evitare o ridurre il rischio di contrarre simili patologie.

Uno dei parassiti più comuni e più frequentemente repertato sulla cute dei nostri animali sono le pulci, insetti senza ali, capaci di spostarsi rapidamente tra i peli dei nostri beniamini e di saltare con lunghi balzi anche sull'uomo, pur essendo questi, un ospite meno appetibile dei nostri amici a quattro zampe. Sono insetti che si nutrono di sangue ed il danno arrecato, dunque, è sia di depauperamento soprattutto quando l'infestazione è massiva (per la quantità di sangue sottratta), sia di trasmissione di malattie (emobartonella e parassitosi intestinali), sia di allergie, soprattutto alla saliva della pulce, con conseguenti dermatiti molto pruriginose. In particolare l’emobartonella è un patogeno trasmesso dalla pulce al gatto, durante il suo pasto di sangue, capace di indurre nell’animale una malattia debilitante, e questo, a sua volta, può trasmetterla all’uomo (malattia da graffio di gatto). Tale malattia, benché l’evenienza sia piuttosto rara, può essere contratta dall’uomo anche direttamente dalla pulce, che, come si diceva, difficilmente sceglie l’ospite umano, ma può occasionalmente pungerlo, (la pulce è un parassita che non ha preferenze per un ospite specifico) con conseguente lieve irritazione cutanea accompagnato da prurito locale e in rari casi anche da allergie in soggetti predisposti. E’ sempre bene, quindi, prevenire le infestazioni da pulci con gli idonei prodotti antiparassitari da utilizzare anche durante tutto l’anno, per gli animali che vivono in casa, proprio perchè le ottimali condizioni di temperatura ed umidità, presenti nelle nostre abitazioni, favoriscono la sopravvivenza (anche per un anno) e la crescita di tali parassiti. Le larve e le uova prodotte in grandi quantità sull’animale, infatti, vengono disseminate nell’ambiente, ove trovano su moquette, divani e tappeti le condizioni più idonee per sopravvivere o svilupparsi.

Come possiamo accorgerci dell’infestazione da pulci sui nostri animali? Il prurito è il sintomo più frequente, e può manifestarsi col grattamento ed il mordicchiamento improvviso e a volte irrefrenabile sul dorso in prossimità della coda, nell’inguine e sulle cosce. Altro segno può essere una dermatite allergica indotta da un’ipersensibilità alla saliva di tali insetti. Anche la perdita di pelo localizzata (alopecia) a livello di dorso e di lombi, come conseguenza della cronicizzazione della dermatite allergica, può insospettirci.

Infine possiamo accorgerci della presenza delle pulci in via indiretta, e cioè repertando sull’animale gli escrementi delle pulci. Come fare? Spazzoliamo il nostro amico su un asciugamano  bianco, se vi riscontiamo dei granellini marroni come dei fondi di caffè che bagnati sfumano nel marroncino chiaro, possiamo affermare che si tratta di feci di pulci.

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