Premio letterario per l’infanzia: Narrare la parità

Proporre nuovi e più equilibrati modelli relazionali di genere è possibile

Creare storie che offrano modelli alternativi di mascolinità e femminilità, improntati all’interscambiabilità dei ruoli, favorendo nuove e più equilibrate relazioni. Questa l’idea del Premio Letterario per l’infanzia Narrare la Parità. Perché «non si è mai troppo giovani per certi concetti», spiega Maria Grazia Anatra, presidente dell’Associazione Woman to Be, promotrice dell’iniziativa.

«Si immagina che determinati concetti non possano essere appresi in età così ‘tenere’, se così le vogliamo chiamare. In realtà i processi di interiorizzazione e replicabilità di stereotipi mentali, riproponenti ruoli e mansioni femminili e maschili codificate, avvengono molto presto nella mente di un bambino/a. E dunque prima si comincia a intervenire e a proporre modelli alternativi o interscambiabili e meglio è!».

Continua la presidente: «Agli uomini penso che si debba chiedere un altro modo di porsi di fronte alla vita. E cioè una diversa consapevolezza: buttare la maschera dei dominatori può far bene alla società, ma prima di tutto a loro stessi. Alle donne mi sentirei di suggerire di volare alto. Senza incertezze. Perché ne hanno tutte le capacità!».

Parità e lotta agli stereotipi di genere diventano così temi nevralgici, a livello individuale, ma ancor più a livello nazionale e internazionale, per la costruzione di una nuova coscienza diffusa. E il premio Narrare la parità si pone proprio in questo solco. «Da questa seconda edizione – precisa Maria Grazia Anatra  – ci aspettiamo di fare un salto di qualità. Intendiamo proporre ad altri Paesi UE la nostra iniziativa. Questa edizione, infatti, punta molto alla dimensione europea che il premio stesso intende acquisire. Il nostro sforzo come Associazione sarà proprio quello di collegarci con altri soggetti di Paesi UE interessati alla letteratura per l’infanzia. E al sostegno di politiche educative improntate a relazioni più equilibrate tra i generi».

E conclude: «Il mio sogno è veder pubblicati da parte di tre, quattro case editrici straniere, magari tramite coedizioni, altrettante opere vincitrici dei rispettivi premi Narrare la parità, traducendo e/o diffondendo le opere vincitrici nei rispettivi Paesi».

Maggiori informazioni sul premio, su modalità di partecipazione e scadenze, nel sito dell’Associazione Woman to Be al link woman-to-be.blogspot.com.

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