Pasqua precaria

"Non vi rassegnerete". Come e perché riscoprire, nonostante tutto, uno spirito attivo di partecipazione. 
Pietrasanta

Rumore di sandali che strusciano sui pavimenti, una babele di dialetti nazionali che s’intrecciano, giovani e meno giovani che preparano minuziosamente la processione del Venerdì Santo. Pietrasanta, Versilia del Nord, locali della Misericordia. Sui muri dei locali campeggia l’immagine di Papa Giovanni Paolo II.

Subito risuonano nella mente, martellanti, le frasi pronunciate dal Beato alla GMG del 2000: “Voi siete la luce del mondo, voi non vi rassegnerete”. E’ rinfrancante pensare che anche qui in Toscana esista un’ oasi di pace che riesce, per un momento, a ritemprare le nuove leve da una quotidianità sempre vissuta al cardiopalma e nell’incertezza.

Sempre più spesso, infatti, capita di non riuscire a mettere a fuoco gli obbiettivi, costruendo un futuro instabile e conducendo un’esistenza in un presente effimero: una brutta forma d’incertezza, come un’ombra, soffoca le speranze comuni, tramutando i punti saldi in illusioni.

Eppure è bello, in questo periodo pasquale, provare la stessa gioia avvertita al Pub GP2, nella cripta della Chiesa di San Carlo al Corso a Roma, dove è possibile confrontarsi ed unirsi con ragazzi di tutto il mondo che avvertono le stesse problematiche provando, insieme, a rispondere ad alcune domande fondamentali: chi ero, chi sono, cosa voglio e dove vado.

Anche se la strada da percorrere è impervia, lodevole è trovare un luogo dove astio e competitività non esistono e lasciano spazio alla gratuità ed al dono per il prossimo, regalando un sorriso a chiunque si presenti senza distinzione di credo. Grande è l’arricchimento che si genera con alte forme di multiculturalità e forti sono i legami che s’instaurano soprattutto con i migranti che sono le nuove colonne della società moderna.

Una sensazione di liberazione riesce a scacciare pensieri negativi ed una straordinaria carica energetica fa comprendere che altre realtà piene di valori sono possibili. E’ di vitale importanza non farsi abbattere da tipi di poteri stantii che professano la monotonia per il profitto indebolendo menti fresche e vivaci. Citando la massima latina nihil difficile volenti, nulla è difficile a chi vuole, è importante prefissarsi uno scopo e desiderarlo con tutte le forze perché questo si avveri.

Parafrasando Papa Paolo VI che nel documento Octogesima Adveniens, definì lo Spirito Santo come uno “scompaginatore” di ciò che ristagna, bisogna riscoprire nella società un ruolo attivo di partecipazione anche in questo tremendo periodo di crisi con la consapevolezza che tutto questo non sia la fine ma un nuovo inizio più ricco e proficuo.

Uno degli aspetti che rafforzano questo pensiero è infatti la solidarietà che durante questo periodo di Censimento molti cittadini romani dimostrano nei confronti dei rilevatori esterni comunali che si sono messi al servizio della collettività. Secondo la testimonianza di questi collaboratori purtroppo è stata riscontrata una grande povertà e solitudine in buona parte della metropoli. Anche se tale attività è stata poco pubblicizzata ed in un primo momento il giovane trovava una forma di ostilità, una parola di conforto ed il senso civico hanno suscitato un grande apprezzamento da parte della popolazione presa in esame. 

In conclusione, augurando una Buona Pasqua di risurrezione dai problemi e dalle difficoltà, commovente è stata la rappresentazione Sacra ad opera dalla Misericordia dove proprio il sacrificio è stato ed è uno dei cardini per la rinascita.


Stefano Paoletti

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