Non escludere i poveri dall’economia

Un incontro sulle cime trentine con mons. Giovanni Nervo, fondatore della Caritas italiana    
Giovanni Nervo
Un incontro speciale, tra le montagne trentine della Val di Non, con mons. Giovanni Nervo, storica voce dell’impegno sociale cristiano e fondatore della Caritas italiana. Alla bella età di 92 anni le cime continuano ad essere la sua passione. Del resto nella sua missione si è sempre definito un «capo cordata in una scalata alpina».

 

Solo il tempo di tre brevi domande di attualità, con tre risposte rapide , chiare e lapidarie, con una visione e una freschezza intellettuale invidiabili e speciali.

 

Mons. Nervo, esiste ancora, nel terzo millennio, l’opzione privilegiata dei poveri?

Per la Chiesa certamente e ricordo le parole di Giovanni Paolo II “Senza la carità, la Chiesa non è la Chiesa di Gesù Cristo”, ma se si guardano certe tendenze anche di importanza nazionale come la manovra economica credo di poter dire che assolutamente e scandalosamente no!

 

La pressione arteriosa dell’impegno sociale, volontariato compreso, sembra molto bassa, forse al collasso…

Non condivido questa visione che direi troppo pessimista. Il bene c’è e non fa strepitio

 

Manovra economica poveri ed esclusi: dialogo tra non udenti e sguardo tra non vedenti?

Non c’è nessun dialogo perché i poveri e gli esclusi non hanno voce e i ricchi o chi governa l’economia preferisce rimanere sordo e cieco.

 

 

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