Napoli, la città e il mare

Un frammento di storia tornato alla luce durante i lavori per la metropolitana.
napoli città mare
Negli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ormai in avanzato stato di rinnovamento (si pensi ai nuovi allestimenti delle collezioni Farnese e delle sale dedicate alla pittura pompeiana), una mostra riferita al periodo romano e a quello, meno noto ma non meno importante, bizantino, è occasione per restituire ai napoletani un ulteriore frammento del passato millenario della loro città. Napoli, la città e il mare – questo il titolo dell’esposizione – documenta gli eccezionali risultati degli scavi effettuati a causa dei lavori per la stazione Università della linea 1 della metropolitana in piazza Bovio (meglio nota come piazza della Borsa), ai quali si aggiungono i ritrovamenti casuali di fine Ottocento nel fondaco Marramarra, in via Benvenuto Cellini, in seguito alle demolizioni per il Risanamento: reperti, questi, custoditi nei depositi dell’Archeologico e mai esposti al pubblico.
 
La fruttuosa collaborazione tra Stato, Comune e Società Metropolitana in questa operazione di “archeologia urbana” ha chiarito punti oscuri delle complesse stratificazioni urbane e permesso di meglio comprendere la conformazione dell’antica linea di costa, correggendo o confermando le vecchie ipotesi di illustri archeologi partenopei che, all’epoca, avevano fatto del loro meglio per salvare il salvabile come rinvenimenti e come dati scientifici nelle tumultuose campagne di bonifica dei fatiscenti quartieri bassi della città.
 
Attraverso significativi materiali marmorei e la documentazione di mura e fortificazioni, quartieri artigianali e necropoli, edifici sacri e sportivi, magazzini e impianti termali, strade abbellite da archi onorari e banchine portuali, la mostra testimonia l’intensa frequentazione e le trasformazioni della città dall’antichità romana al periodo altomedievale. Suggerendo progetti di valorizzazione sull’esempio di altre capitali europee che, pur sottoposte alle trasfornazioni moderne, hanno saputo salvaguardare il proprio passato con soluzioni espositive d’avanguardia.
 
Napoli, la città e il mare. Piazza Bovio: tra romani e bizantini. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. Fino al 20 settembre. (Catalogo Electa)

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