1. India. Per il secondo giorno consecutivo il Paese ha registrato il record mondiale di casi di coronavirus: si contano oltre 300mila nuovi contagi nelle ultime 24 ore. I morti sono stati oltre 2mila. L’India è alle prese con una nuova ondata di Covid che si sta rilevando più letale della prima. Mancano posti sia nei reparti ordinari sia in quelli di terapia intensiva, mentre in alcuni Stati più popolosi la situazione è aggravata dalla mancanza di ossigeno. Da Nuova Delhi, la capitale, arrivano tristi notizie di ammalati che soffocano a causa della mancanza di bombole. Secondo gli esperti la forza della seconda ondata, iniziata a febbraio ma culminata in aprile, è dovuta alle riaperture repentine e alle grandi manifestazioni religiose.
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2. Giornata Mondiale della Terra. Si è celebrata ieri: 22 aprile. Per l’occasione, olre 40 leader mondiali, dirigenti d’azienda e rappresentati delle Nazioni Unite hanno partecipato al “Leaders summit on climate”, organizzato dagli Stati Uniti, con l’obiettivo di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030. Erano presenti anche papa Francesco, il presidente del Consiglio Mario Draghi, e, contro ogni previsione, il presidente cinese Xi Jinping che ha confermato di voler raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette entro il 2060. Le manifestazioni in tutto il mondo sono state migliaia, tra cui la diretta multimediale #OnePeopleOnePlanet, organizzata da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari.
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3. Stati Uniti. L’ex agente di polizia Derek Chauvin è stato dichiarato colpevole per la morte di George Floyd, l’afromericano ucciso il 25 maggio 2020 durante un arresto a Minneapolis. La giuria lo ha ritenuto colpevole di omicidio volontario di secondo grado. «Un passo avanti contro il razzismo ma non è abbastanza», ha commentato il presidente americano Joe Biden. Merrick Garland, procuratore generale degli Stati Uniti, ha annunciato che il dipartimento di giustizia aprirà un’indagine sul comportamento della polizia di Minneapolis. L’obiettivo è fare luce sul razzismo strutturale diffuso. Intanto a Columbus, nell’Ohio, un poliziotto ha ucciso a colpi di arma da fuoco un’adolescente afroamericana.
4. SuperLega. Le sei squadre inglesi che avevano aderito alla nuova competizione lanciata da 12 club europei, la SuperLega, hanno fatto marcia indietro e hanno annunciato di aver rinunciato al progetto. Anche il Real Madrid e il Barcellona stanno valutando di rinunciarvi e l’Inter ha dichiarato di «non essere più interessata». Secondo il Guardian, il premier britannico Boris Johnson ha parlato con l’amministratore della Premier league, Richard Masters, di un bomba legislativa per fermare i club ribelli. Alcuni premier di Stato, come Draghi e il presidente francese Emmanuel Marcon, si sono espressi contro l’iniziativa.
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5. Italia. Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, Mario Draghi illustrerà, la prossima settimana, il Piano nazionale di ripresa e resilienza a Camera e Senato, che si esprimeranno con un voto dopo la sua informativa. Nell’ultima bozza si legge che l’ammontare complessivo è di 221,5 miliardi, di cui 191,5 relativi al Recovery fund e 30 miliardi a un fondo complementare recentemente approvato. Sono state previste sei “missioni”: digitalizzazione, innovazione e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione e, infine, salute. Nella bozza si legge che nel 2026 il Pil del nostro Paese sarà più alto di 3 punti percentuali, grazie agli interventi previsti.
6. Riaperture. Stando al nuovo decreto anti-Covid, da lunedì 26 aprile saranno consentiti gli spostamenti tra le regioni gialle, mentre occorrerà la certificazione verde per quelli tra regioni arancioni e rosse motivati dal turismo. Resta in vigore il coprifuoco fino alle 22. Riaprono cinema e teatri. Ristornati e bar potranno servire all’aperto a pranzo e a cena, mentre dal primo giugno sarà possibile pranzare anche all’interno. Da lunedì in zona rossa si torna in classe alle superiori tra il 50 e il 75 per cento e tra il 70 e il 100 per cento nelle zone gialle e arancioni. Le regioni hanno fatto pressione per posticipare l’orario di coprifuoco ma Draghi ha fatto sapere che potrebbe essere accadere a partire dal 17 maggio.
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