The skies of my quarantine, my friend Jesus and the butterfly
Los cielos de mi cuarentena, mi amigo Jesús y la mariposa
Durante la pandemia abbiamo conosciuto diverse storie, tante piccole realtà che ci hanno portato a ripensare chi siamo e com’è la nostra presenza nel mondo. Forse è un periodo che ci ha spinti a riflettere su quello che possiamo cambiare nella nostra routine, o a capire cosa dobbiamo semplicemente accettare nella nostra esistenza. È il caso di Nélida Beatriz Sarría, cittadina di Buenos Aires (Argentina). La sua è una storia di speranza e fiducia, nella quale le paure e le incertezze trovano risposta nel dialogo personale con Dio. Quando sembra che il mondo esterno si fermi, come è successo durante la quarantena, possiamo scoprire, se siamo attenti, un universo tutto interno che ci apra a nuove strade. La testimonianza è stata pubblicata nella sua versione originale sulla rivista Ciudad Nueva di Argentina, intitolata “I cieli della mia quarantena, il mio amico Gesù e la farfalla”.
«L’armonia che desidero avere con me stessa e con tutto ciò che è stato creato la raggiungo ogni volta che mi lascio andare e mi distacco dalle mie paure e dalla mia rabbia. Mi riconosco come creatura, mi do al momento e dico “sì” a chi sono e a quello che ho.»