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Podcast multilingue: I miei cieli di quarantena

di Candela Copparoni

Vi riportiamo un’esperienza molto personale e senza pretese, per condividere un po’ di ciò che l’autrice, Nélida Beatriz Sarría, ha vissuto, sentito, pensato, goduto e anche pianto. Un regalo di un pezzo della sua intimità, per un incontro di anime. Di seguito potete ascoltare l’articolo in italiano, inglese e spagnolo.

The skies of my quarantine, my friend Jesus and the butterfly

Los cielos de mi cuarentena, mi amigo Jesús y la mariposa

Durante la pandemia abbiamo conosciuto diverse storie, tante piccole realtà che ci hanno portato a ripensare chi siamo e com’è la nostra presenza nel mondo. Forse è un periodo che ci ha spinti a riflettere su quello che possiamo cambiare nella nostra routine, o a capire cosa dobbiamo semplicemente accettare nella nostra esistenza. È il caso di Nélida Beatriz Sarría, cittadina di Buenos Aires (Argentina). La sua è una storia di speranza e fiducia, nella quale le paure e le incertezze trovano risposta nel dialogo personale con Dio. Quando sembra che il mondo esterno si fermi, come è successo durante la quarantena, possiamo scoprire, se siamo attenti, un universo tutto interno che ci apra a nuove strade. La testimonianza è stata pubblicata nella sua versione originale sulla rivista Ciudad Nueva di Argentina, intitolata “I cieli della mia quarantena, il mio amico Gesù e la farfalla”.

«L’armonia che desidero avere con me stessa e con tutto ciò che è stato creato la raggiungo ogni volta che mi lascio andare e mi distacco dalle mie paure e dalla mia rabbia. Mi riconosco come creatura, mi do al momento e dico “sì” a chi sono e a quello che ho.»

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