Migrazioni

Morte nel Mediterraneo: probabile ecatombe al largo della Grecia

Un barcone strapieno di persone migranti si è ribaltato affondando nel mar Egeo: erano in centinaia in direzione l'Italia per salvare la loro vita

Questa immagine fornita dalla Guardia costiera greca mercoledì 14 giugno 2023 mostra centinaia di persone che coprono praticamente ogni tratto libero del ponte di un peschereccio malconcio che in seguito si è capovolto ed è affondato al largo della Grecia meridionale. (Guardia costiera ellenica via AP)
Paramedics carry an injured survivor of a shipwreck to an ambulance at the port in Kalamata town, about 240 kilometers (150miles) southwest of Athens on Wednesday, June 14, 2023. A fishing boat carrying migrants trying to reach Europe capsized and sank off Greece on Wednesday, authorities said, leaving at least 79 dead and many more missing in one of the worst disasters of its kind this year. (AP Photos/Thanassis Stavrakis)

Nelle prime ore di ieri, martedì 14 giugno, un barcone strapieno di centinaia di migranti si è capovolto nel mar Egeo a 47 miglia da Pylos, a sud del Peloponneso, in Grecia. Era un peschereccio partito da Tobruk, in Libia, per raggiungere l’Italia. Dopo la prima intera giornata di soccorsi sono state salvate 104 persone, 79 i corpi recuperati. Ma il bilancio rischia di rivelare una vera e propria strage visto che il numero di passeggeri è stimato da un minimo di 400 a ben 750, come emerge dalle ricostruzioni dei sopravvissuti.

L’imbarcazione sarebbe affondata per i movimenti delle persone a bordo: come spiega il portavoce della Guardia costiera greca Nikolaos Alexiou «la parte esterna era piena di persone, e presumiamo lo stesso per l’interno. Ciò che i miei colleghi hanno visto quando sono andati sul posto, è che la nave era sovraccarica. A causa di uno spostamento delle persone che erano all’interno della nave, questa è affondata».

Diverse le segnalazioni dell’imbarcazione in difficoltà così come del suo carico eccessivo: le Ong così come il centro per le telefonate di soccorso, Alarm phone, denunciano il mancato avvio delle operazioni di salvataggio da parte di Atene ma la Guardia costiera greca si giustifica sostenendo che «le persone in difficoltà non volevano essere soccorse in Grecia»: i migranti avrebbero rifiutato qualsiasi assistenza dichiarando di voler proseguire verso l’Italia.

Secondo le prime testimonianze dei soccorritori venivano da Egitto, Pakistan e Siria, nelle stive erano stipati donne e bambini. Nessuno con il salvagente. La Guardia costiera ellenica assicura che le ricerche continueranno giorno e notte con l’assistenza dell’Aeronautica Militare. (Foto: www.argolikeseidhseis.gr via AP, Associated Press/LaPresse).

 

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