Misericordiosi come il Padre nel segno di madre Teresa

Presentato il programma del Giubileo straordinario. Un Anno Santo caratterizzato da segni di riconciliazione, con cui il papa testimonierà le opere della misericordia. La sorpresa tuttavia potrebbe arrivare dalla canonizzazione della religiosa di origini albanesi
giubileo

Il Buon Pastore che porta sulle spalle un uomo. Mani e piedi di Gesù sono segnati dal sangue della Passione, mentre il volto dell'uomo e il volto di Cristo si guardano così intimamente che due occhi si fondono in uno. Divino e umano, peccatore e santo, redentore e redento: è un'opera di padre Marko Rupnik il logo del Giubileo straordinario. «La misericordia è la natura stessa di Dio», commenta Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, presentando il programma dell'Anno Santo che avrà come motto: Misericordiosi come il Padre.

Sarà il papa in persona a rendere testimonianza dell'amore di Cristo. Lo farà con il suo stile inconfondibile, sorprendendo. Sei “Segni giubilari” del Santo Padre, per testimoniare opere di misericordia, sono già programmati da gennaio a giugno 2016. «Saranno positive provocazioni», annuncia Fisichella mantenendo riservati i dettagli. «La misericordia non è solo un aspetto spirituale, ma soprattutto pastorale: fa parte della vita della Chiesa», chiarisce.

Un Giubileo fatto di gesti quindi. Per questo Francesco vuole i detenuti con sé a San Pietro, per condividere l'Eucaristica nella basilica vaticana. Sarà il 6 novembre, l'ultima tappa prima della chiusura delle porte dell'Anno Santo; con i carcerati Francesco vuole condividere il momento più intenso, forse il più significativo del Giubileo.

Nel programma c'è spazio per tanti giubilei particolari, dedicati agli operatori dei santuari, ai diaconi, ai sacerdoti e alla vita consacrata, ai giovani, ai devoti della Divina Misericordia, agli ammalati e disabili. Ci sarà anche il giubileo degli operatori e volontari della misericordia, il 4 settembre 2016, dedicato alla memoria della beata madre Teresa di Calcutta. «Da calendario, la memoria liturgica è lunedì 5 settembre, ma noi la celebreremo domenica 4 settembre». Un cambio di programma per ricordare una delle donne più conosciute del XX secolo. «Chi più di madre Teresa può essere il modello della misericordia? Fu generosa con tutti, indipendentemente dalla fede cristiana. Per questo vogliamo una giornata dal carattere interconfessionale, un incontro tra culture». Tutto sembra perfetto per l'eventuale canonizzazione. «Posso solo dire che tutti auspichiamo che madre Teresa sia presto canonizzata», svicola Fisichella. Certamente il presule saprà mantenere il segreto, come ammette egli stesso: «Il papa mi confidò l'intenzione di indire un Giubileo straordinario il 29 agosto scorso. I segreti pontifici esistono ancora», scherza.

 

Un Giubileo dal carattere innovativo. A Roma i pellegrini troveranno percorsi riservati per prepararsi in silenzio e preghiera a superare la Porta Santa. Sarà tuttavia un Giubileo meno romano geograficamente, ben diverso dal Giubileo del 2000. Ogni diocesi avrà la sua Porta Santa e ogni Chiesa particolare avrà i suoi missionari della misericordia, sacerdoti a cui il papa concederà di rimettere qualsiasi tipo di peccato. Sarà questo il modo con cui la Santa Sede porrà la massima attenzione alle famiglie. «Oggi in casa regna il rancore», ricorda il vescovo.

 

A completare il programma giubilare, ci sono novità anche nella comunicazione. Non sarà stampato un giornale del Giubileo, perché per la comunicazione il Pontificio Consiglio si servirà di un sito internet, www.im.va, a cui sarà presto affiancata un'app per i telefonini. «Internet è sufficiente, le informazioni non passano più attraverso la carta», è questa la scommessa di Fisichella per la nuova evangelizzazione.

 

 

 

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