Milano. Consiglio comunale via web

Diretta per l'insediamento del neosindaco Pisapia. La condivisione risponde al risveglio d'interesse della città per la politica
Giuliano Pisapia sindaco

«Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi dello stato e di adempiere  ai doveri …». Sono state le prime parole pronunciate da Giuliano Pisapia, quelle della formula del giuramento, all’apertura del primo consiglio comunale, presieduto dal nuovo primo cittadino  di Milano. Sono da poco passate le 17 gli applausi rompono il gelo degli adempimenti burocratici che da oltre mezz’ora si celebrano in aula. Chi assiste collegato da sala Alessi stipata e gli oltre 500 dal maxi schermo in Piazza S. Fedele, tirano un sospiro di sollievo.

 

Inizia così l’era Pisapia con l’esordio in diretta web e collegamenti tv per la nuova  amministrazione comunale. Inizia all’insegna  della trasparenza. D’altra parte il neo Sindaco si era augurato di dar vita ad un nuovo modello quello della democrazia partecipata, dove la città, l’amministrazione, i problemi sono condivisi e nel limite del possibile tutti sono chiamati a partecipare, a vivere la città. E i milanesi hanno risposto e stanno rispondendo entusiasti. Ci si domanda cosa ci sia dietro, cosa ci sta sotto questo risveglio d’interesse per la politica, per la vita della polis. Niente di particolare, forse semplicemente l’intuizione di allargare la partecipazione dei cittadini, di sentirsi ciascuno coinvolto, in questa nuova sfida di governo di una città tutt’altro che semplice da tutti i punti di vista.

 

«Serve la diretta internet anche dove si prendono le decisioni, come le commissioni consiliari»,  osserva Mattia Calise eletto nella lista di Grillo. Poi c’è la curiosità  di osservare dopo vent’anni di opposizione  il ritorno del centrosinistra alla guida della città. Milano s’è desta, forse è lo specchio di un desiderio nazionale. Tornare a vivere tutto quello che per troppo tempo è mancato a tanti cittadini del nord, del centro e del sud. Pisapia l’ha capito e s’è giocato la campagna elettorale incentrandola sulla città che sa accogliere, essere ospitale. Una città dove non vi siano più abitanti senza case  e case senza abitanti. E poi ancora l’assicurazione che non vi saranno auto blu, ma piccole Punto bianche in condivisione, «e ne faremo uso con la dovuta sobrietà», ha ribadito .

 

«I milanesi hanno deciso di aprire nella loro città una nuova stagione politica», ha esordito Pisapia. «Milano vuole ritrovarsi di nuovo unita intorno a un obiettivo comune. «I milanesi hanno deciso di aprire nella loro città una nuova stagione politica. Milano vuole ritrovarsi di nuovo unita intorno a un obiettivo comune. Milano vuole trasformare il sogno in realtà e tornare a essere la capitale economica e morale del Paese. Il consiglio comunale deve essere un luogo aperto, partecipato dai cittadini». Insomma un  insieme di slogan che hanno colto nel segno interpretando le aspettative di tanti. Che il vento a Milano cambi per  davvero?

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