L’unione fa la forza

I biglietti per assistere alle gare di nuoto dei migliori atleti sono esauriti da tempo. Qualificarsi, però, non è facile. La storia di  Bronte e Cate Campbell, due sorelle che gareggeranno nei 50 metri stile libero
Bronte e Cate Campbell

Le gare di nuoto saranno tra gli eventi più seguiti delle prossime Olimpiadi. I biglietti per assistere dal vivo alle performances dei migliori atleti di questo sport sono ormai esauriti da tempo, acquistati in massa soprattutto dagli spettatori che arriveranno a Londra provenienti da Stati Uniti e Australia, le nazioni leader di questa disciplina.

Qualificarsi ai Giochi, per i nuotatori statunitensi e australiani, non è certo facile. La concorrenza interna è fortissima, e conquistano il pass olimpico in ogni singola specialità soltanto coloro che giungono primi e secondi durante i Trials, selezioni nazionali che si disputano in un’unica prova senza possibilità di appello. Mentre le qualificazioni statunitensi si svolgeranno solo a fine giugno, appena qualche settimana prima dell’inizio dei Giochi, quelle australiane hanno già avuto luogo ad Adelaide, e alla fine si sono qualificati per Londra ben quarantaquattro atleti tra cui due sorelle, Bronte e Cate Campbell, che questa estate gareggeranno insieme nella prova dei 50 metri stile libero.
 
La diciannovenne Cate ha già in bacheca due medaglie di bronzo a cinque cerchi conquistate a Pechino nel 2008, più una medaglia mondiale, sempre di bronzo, vinta a Roma nel 2009. Dopo quei successi, però, Cate è stata colpita da una lunga infezione virale, una sindrome da stanchezza cronica che ne ha duramente messo alla prova fisico e mente, portandola ad un passo dal ritiro. A quel punto però è venuta in suo soccorso la sorella Bronte, anche lei una buona nuotatrice, di due anni più piccola, che nel tentativo di aiutare la sorella maggiore ha messo da parte le paure nel proseguire l’attività professionistica che erano emerse dall’aver visto la sorella soffrire così tanto, e le ha proposto un patto: «Non mollare, proviamo ad andare alle Olimpiadi insieme. Ci alleneremo e faremo fatica congiuntamente, condivideremo tutti i dubbi e le rinunce cui andremo incontro giorno dopo giorno, sostenendoci l’un l’altra». E alla fine ce l’hanno fatta. Probabilmente, senza aver prima visto Cate nuotare, Bronte non sarebbe mai entrata in una piscina. Probabilmente, senza l’aiuto di Bronte, Cate avrebbe già smesso. A Londra, invece, le vedremo insieme e, comunque andrà, per le sorelle Campbell sarà un successo.

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