Le radici della solidarietà

Ultimi aggiornamenti dal Cile, dalle testimonianze raccolte dagli amici del Movimento dei focolari.

Mentre ormai, pur in mezzo al ripetersi delle scosse, la situazione a Santiago è praticamente normale, persistono tre punti critici: Concepción, Laja e Constitución. Nei giorni scorsi vigeva ancora il coprifuoco e mancavano gli alimenti. Per fortuna l’elettricità e l’acqua stanno tornando progressivamente. Per fare un esempio, anche stabilire la reale situazione delle persone del Movimento dei focolari è cosa difficile, come pure non si può ancora sapere con precisione l’ammontare in denaro dei danni delle loro case. In questi giorni l’emergenza sta nell’acqua e nel cibo per le popolazioni più colpite. Il secondo fronte, di più lunga scadenza, è la ricostruzione delle case e delle infrastrutture. Comunque è ammirabile vedere come la solidarietà si sia già messa in moto. Da tutte le parti del Cile migliaia di giovani volontari sono in mobilitazione su vari fronti. Tra le numerose azioni messe in moto – dalla distribuzione viveri al volantinaggio per le istruzioni su come aiutare le persone più colpite – alcuni di questi volontari, dei Focolari, raccontano: «Domenica 28, portando alcune cose a dei giovani amici ci siamo resi conti della realtà che vive la gente dell’intero quartiere. È un rione antico, per cui molte costruzioni sono state distrutte dal terremoto e molte famiglie son rimaste senza casa. La maggior parte di loro sono di immigranti peruviani, e parlando con loro ci facevano presente che ora hanno bisogno di un luogo dove vivere. È così che siamo in campagna per cercare case o stanze per queste famiglie che, tra l’altro, possono pagare poco». Mario scrive: «La solidarietà va radicata in Dio, nella formazione cristiana. Non c’è dubbio che in questi ultimi anni la gente ha vissuto bombardata dalla vanità delle cose della vita consumista, nel proprio interesse e individualismo, nel proprio tornaconto e queste cose hanno poco a poco, come un terremoto costante e continuo, eliminato buona parte di quella solidarietà e altruismo che animavano la società stessa».

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons