Lavori in corso tra Edc e Responsabilità sociale d’impresa

A Roma appuntamento per cinquanta esperti e operatori della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), attivi nelle grandi come nelle piccole e medie imprese. Dal sito Edc
polo lionello

Promosso da Confindustria Lazio, AICQ-CI, ANIMA per il sociale nei valori d’Impresa e Gruppo24Ore, si è svolto a Roma, a fine febbraio, un congresso su Economia di comunione e Responsabilità sociale d’impresa con oggetto le nuove norme internazionali ISO 26000, che definiscono proprio i criteri di responsabilità dell’impresa. Alla parte teorica, sono state affiancate alcune testimonianze di aziende e realtà associative italiane. L’evento, pubblicizzato in sole due settimane, ha registrato il tutto esaurito in termini di presenze, con ospiti da Roma e Lazio, ma anche da Firenze, Milano e Torino. In sala erano presenti, attraverso i loro esperti di RSI, aziende e organizzazioni di varie dimensioni, dalle PMI alle grandi aziende.

 

Considerevole l’interesse dei partecipanti per le testimonianze offerte in relazione all’idea e al progetto di Economia di Comunione e allo sviluppo del Polo Lionello Bonfanti e di una delle aziende che lo abitano, la AZUR di Loppiano, che di recente si è interamente riorganizzata in ottica Lean Production, con importanti ricadute in termini sia economici che di RSI.

Le testimonianze, vive, attuali e credibili, hanno espresso concretezza e gettato nuova luce anche per gli esperti che quotidianamente vivono le sfide della RSI, alcuni dei quali hanno espresso pubblicamente la propria gratitudine per aver potuto imparare qualcosa di nuovo ed hanno chiesto di poter visitare il Polo Lionello Bonfanti, in occasione della prossima edizione di LoppianoLAB 2011.

 

Al convegno partecipava anche l’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e, quale partner, la società Bonfiglioli Consulting, leader in Italia nella promozione del Lean Thinking e dell’eccellenza aziendale.

 

Giorgio Del Signore, Amministratore Unico Unilab Consulting, ha tenuto una relazione dal titolo: Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti: Responsabilità e Reciprocità. Gli chiediamo qualche impressione personale sulla risonanza che la sua relazione e la testimonianza di Azur hanno avuto sugli intervenuti.

 

Direi che l’interesse maggiore, oltre che per le nuove norme ISO ben presentate da Sergio Fornai, è stato proprio per le due testimonianze relative al Polo Lionello e alla Azur, quest’ultima decisamente brillante in rapporto alle aspettative di chi voleva sentirsi dire qualcosa di nuovo sulla responsabilità sociale d’impresa. Nell’opinione dei partecipanti, l’EdC ed il Polo Lionello si sono dimostrati all’avanguardia in fatto di RSI, anche in relazione alle recenti norme ISO, che sono il frutto del lavoro di esperti di oltre 100 paesi del mondo. Queste norme, in quanto denominatore comune di un sentire internazionale, insieme al concetto di Economia Civile e al concetto di Sostenibilità (a mio avviso ancora tutto da scoprire e sviluppare nel suo significato più pieno), possono costituire un binario fondamentale del dialogo tra il mondo EdC ed il mondo economico contemporaneo, potendo far leva efficacemente su tutte le persone di buona volontà.

 

Che rapporto c’è fra questo evento ed i “semi” gettati nell’ambito di LoppianoLab 2010?

Questo evento, per i contenuti che lo hanno animato, è senz’altro legato a LoppianoLab 2010. L’importanza di quella manifestazione, infatti, aveva consentito di organizzare, al suo interno, due prime iniziative di largo interesse (l’evento Azur/Bonfiglioli e in parallelo l’evento Unilab sulla "sostenibilità dell’innovazione") con relatori di alto profilo. Quei relatori, “esterni” al progetto Edc, hanno donato le loro competenze nel contesto di LoppianoLAB, arrivando in qualche misura a sentirsene parte e avvertendo la necessità e l’utilità di proseguire tale esperienza attraverso un "percorso" (verso l’edizione 2011) snodato durante l’anno. In tal senso questo evento sulla RSI, per molti suoi contenuti, è riconducibile a questo percorso e si è reso possibile per le conoscenze e collaborazioni attivare in LoppianoLAB, che a mio avviso, in futuro, dovrebbe impegnarsi a dialogare col territorio italiano, nelle sue varie componenti e specificità.

 

Si iniziano dunque a scorgere le prime “maglie” di quella rete fra l’economia civile e di comunione e le persone di buona volontà che LoppianoLab intendeva contribuire a tessere e di cui il Polo Lionello vuole essere protagonista. Ottime prospettive per l’edizione 2011 di LoppianoLAB.

 

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