La spiaggia di Mondello e il futuro del web

La migliore start up italiana del 2012, secondo l'Associazione per l'innovazione, è un'azienda siciliana che realizza video virali. Con quaranta dipendenti, quasi tutti trentenni e siciliani, Mosaicoon ha raggiunto in poco tempo un fatturato di 3,5 milioni di euro
Mosaicoon

Finalmente in vacanza. Dopo un anno di lavoro ci voleva proprio. Ora trascorro il tempo tra spiagge, creme solari, qualche passeggiata e un sacco di buona cucina. La mia speranza è di non prendere anche questa volta quei due chili che mi hanno fatto tanto penare lo scorso anno. Ma oltre ai propositi d'agosto che si ripetono sempre uguali, quest'estate sto incontrando molta vitalità qui in Sicilia, tante persone che mi raccontano lo sforzo concreto e quotidiano per lo sviluppo economico e culturale di questa terra. Ho scoperto, per esempio, che la migliore start up italiana del 2012 secondo l'Associazione per l'innovazione è un'azienda siciliana che realizza video virali. 

I video virali sono quei cortometraggi di poche decine di secondi, a volte qualche minuto, che vediamo rimbalzare in Rete su Youtube, Facebook, Twitter, sulle home page dei quotidiani on line e sui blog, fino a quando non si impongono come casi mediatici, veri e propri tormentoni. A volte sono clip musicali, altre volte sketch girati da professionisti o da amatori, ma si tratta in ogni caso di produzioni che hanno la peculiarità di essere visualizzate milioni di volte da utenti in tutto il mondo e di essere al centro di discussioni e commenti, sia in Rete che fuori. Un fenomeno emergente, che si è trasformato in breve in un business planetario da diversi milioni. Chi investe in questo business? Aziende, spesso multinazionali, che cercano di sfruttare il fenomeno per pubblicizzare il proprio brand e i propri prodotti. Chi produce questi video a livello professionale? In pochi, pare. E tra questi pochi c'è Mosaicoon, un'impresa di quaranta persone, quasi tutti siciliani e quasi tutti trentenni, che compete in un mercato internazionale, sfidando competitor agguerritissimi, direttamente da una sede a cento metri dalla spiaggia di Mondello, una delle più belle di tutta Palermo.

Ugo Parodi, creatore e presidente di Mosaicoon, in un'intervista a Repubblica spiega che fondare un'azienda del genere in Sicilia non è cosa semplice, ma è stimolante perché «dove c'è un mercato del lavoro la persona è portata ad adattarsi a quanto esiste. Ma a Palermo abbiamo creato noi le nostre regole, prendendo spunto da quello che vedevamo nel mondo o leggevamo su internet…».

Mosaicoon è nata nel 2009 grazie agli investimenti di due venture capitalist: Vertis e Fondo HiTech per il Sud (ministero dell'Innovazione). Oggi ha sedi commerciali a Roma, Milano e Londra e un valore stimato di 3,5 milioni di euro. Una realtà  giovane dunque, che non ha paura di proporre regole nuove alla geografia del mercato mondiale e del nostro Paese e che oggi è già  un modello per chi vuole tentare di fare impresa leggendo la globalizzazione come una possibilità di far circolare le proprie idee in tutto il mondo, ma mantenendo anche i piedi ben saldi nella propria cultura e nella propria terra.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons