La Scala cerca soci

Nel bilancio 2011 mancano all'appello 7 milioni di euro: così il celebre teatro milanese, oltre che ad abbattere i costi, mira ad allargare il panorama dei finanziatori
teatro alla scala di milano

A tre mesi dall’apertura della stagione operistica, la Scala batte cassa. E fa sapere che nel bilancio del 2011 da 108 milioni di euro all’appello ne mancano circa 7 milioni. Cifra da colmare trovando nuovi soci, ma soprattutto abbattendo i costi. Il Comune e la Provincia di Milano non riescono ad assicurare i fondi promessi: lo ha annunciato il nuovo presidente della fondazione alla Scala, Giuliano Pisapia, rammentando che i tre milioni di contributo straordinario garantiti dall’allora sindaco Letizia Moratti non erano stati inseriti nel bilancio del Comune. Per la conferma però Pisapia ha chiesto di aspettare dopo il 30 settembre, dopo l’approvazione della delibera di salvaguardia di bilancio.

 

Di problemi di liquidità invece ha parlato invece il presidente della Provincia, Guido Podestà, secondo il quale il versamento della quota di 2,9 milioni doveva essere ricavato dalla vendita di un palazzo storico in centro città. Palazzo, stimato 55 milioni di euro, per il quale sono già stati fatti due bandi andati deserti. La speranza sembra possa arrivare attraverso un privato intenzionato all’acquisto. «Stiamo verificando – ha spiegato il presidente – se l’interesse che è stato dichiarato può portare alla conclusione dell’operazione finanziaria». Tra i mancati introiti, anche 1,3 milioni di euro che ancora dovevano essere coperti con sponsorizzazioni.

 

Ci si domanda come possa il teatro recuperare questa cifra solo attraverso la ricerca di nuovi soci: di qui la “raccomandazione” del cda di ridurre i costi, anche perché è finita l’epoca delle vacche grasse. C’è inoltre da dire che il 2012 che offre già da ora presenta una prospettiva poco rassicurante, con la crisi economica che non accenna a finire, gli enti locali con sempre meno soldi, e i privati con tante richieste di aiuto in più. È sicuro che alla Scala dal primo gennaio come socio fondatore entrerà Tod’s; inoltre, dopo una lunga assenza, si è fatto vedere Paolo Scaroni, l’amministratore delegato dell’Eni.

 

«Sono non solo fiero, ma anche orgoglioso ed emozionato, perché presiedere il cda del tempio della lirica significa comprendere dal di dentro l’importanza che ha e dovrà avere sempre più la Scala per lo sviluppo culturale e l’attrattività della città»: così il sindaco Pisapia dopo la riunione, ringraziando cda e revisori dei conti «per il lavoro fatto in questi anni che ha permesso di aumentare il numero delle serate, che supera le 300».

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons