L’articolo delinea il tema dell’accoglienza dell’altro partendo da un’interpretazione della ragione che si concepisce come unita al mondo dei sentimenti. Viene tratteggiata la visione unitaria di dimensione affettiva e razionale dell’uomo che si apre con tutto se stesso all’altro senza il timore di “dialogare” con l’ignoto di sé (rappresentato dall’inconscio) e delle altre persone. Ne nasce una concezione di crescita della propria identità in senso armonioso e liberante.
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