La parola fonde la parola

Nuovo appuntamento con il libro di mons. Bonetti, Il corpo dato per amore edito da Città Nuova. Le frasi non sono vuoti da riempire, ma il loro  potere riecheggia nell'animo degli sposi quanto più sono fondate nell'amore. Anche oggi
Il corpo dato per amore

Del potere della parola non sia ha consapevolezza solo nell’era di internet. Essa dà corpo e spirito ai rapporti. È legame inscindibile anche per gli sposi, che poi nell’Eucarestia possono trovare la logica rispondenza in Dio del suo valore.

 

Per il terzo appuntamento della rubrica con il libro Il Corpo dato per amore per Città Nuova, proponiamo un nuovo approfondimento di mons. Renzo Bonetti sulla ricchezza e l’intensità del rapporto di coppia costruito sulla parola.

 

 «Non è un gioco di concetti: la parola – quella che vi scambiate voi coppia – può arrivare a fondersi con la Parola – quella di Dio, quella di Gesù –, per cui, ciò che dico al coniuge è così pieno di amore che è la Parola stessa che gli rivolgerebbe il Signore: "Prendi, mangia, questo è il mio corpo". Quando la parola verso mia moglie, verso mio marito, è così carica di amore, così espressiva dell’anima interiore che vuole l’unità, diventa la Parola stessa che Gesù dice a quella persona. Diventa Parola che genera e rigenera la vita: «In principio era il Verbo, e il Verbo era Dio» (Gv 1, 1).

 

«Scopro così che il mio coniuge è la Parola speciale che il Signore ha donato a me: quest’uomo è carne-parola, parola-carne, donato dal Signore a me; questa donna è parola-carne donata dal Signore a me. E io vedo in lui/lei la parola-carne per me, ma anche scopro di essere chiamato a divenire parola speciale per lei/lui e qui ci si inoltra dentro le bellezze dell’immagine e somiglianza con Dio.

 

«Questo tessuto connettivo che viene costruito dalla parola è stato consacrato dallo Spirito Santo con il sacramento del matrimonio, perciò ogni parola può dare spazio allo Spirito Santo, che è Spirito di amore e di unità: se avete ricevuto lo Spirito Santo, e questo accade in ogni sacramento del matrimonio, la parola, ogni parola, può essere conduttrice di questa presenza, di questa vicinanza, e può fondersi con quella parola-carne, che è Gesù stesso.

 

«Ma se la parola può arrivare a fondersi con la Parola di Dio, altrettanto la parola che vi scambiate, se non è abitata dallo Spirito, può diventare portatrice di menzogna, di non-amore, di odio… Ci sono, infatti, le “parole-rotaia”, quelle che ci si scambia per abitudine, perché è necessario e che rischiano di non dire assolutamente nulla, sono vuote!»

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