La messa è in diretta sul web

Molte le celebrazioni in diretta su internet, anche in lingua straniera. Al via un corso per comunicare con i new media.
Milano piazza Duomo

Nella Diocesi Ambrosiana il 27 per cento  delle parrocchie ha un proprio sito web. La percentuale è presto stabilita. Sono 1.107 le parrocchie della Diocesi di queste 275 usano internet come supporto pastorale, aggiornandolo settimanalmente con news della comunità. Sono invece 190 i siti degli oratori ambrosiani, che sommati con i 275 siti delle parrocchie raggiungono quota 465, il 42 per cento, il triplo della media nazionale.

 

Nella parrocchia Spirito Santo a Corsico, i battesimi vanno in diretta su www.spiritosanto.cc, così i parenti lontani possono seguire il rito. In altre parrocchie  le famiglie condividono difficoltà e conquiste sul blog, e su www.parrocchiavanzaghello.it si può seguire la messa in diretta, accendere una candela virtuale, nonché inviare messaggi con le proprie preghiere. Don Mario Longo della parrocchia della Trinità, zona Chinatown, usa invece il sito per trasmettere la messa in cinese. Aggiornatissimo il sito www.chiesadimilano.it della Diocesi, che ogni mattina offre l’audio del Vangelo del giorno, per cominciare la giornata pregando.

 

Ora, con l’intento di aumentare e valorizzare meglio questi servizi, è iniziato il corso “Parlare a tutti, incontrare ciascuno. Per una parrocchia multimediale” promosso dalla Diocesi in collaborazione con l’Università Cattolica e l’Istituto Toniolo, destinato ai giovani e agli adulti che vogliono aiutare la propria parrocchia a comunicare con i new media. Se finora la comunicazione ha avuto lo scopo e l’ambizione di “parlare a tutti”, ora grazie alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, è possibile instaurare relazioni dirette, personali.

 

Il percorso formativo ha l’obiettivo di presentare i nuovi scenari della comunicazione multimediale e multicanale e di descrivere le opportunità che anche la Chiesa può sfruttare. Quattro gli appuntamenti, nella mattina del sabato, con esperti della comunicazione multimediale, docenti universitari, giornalisti. Il cardinale Tettamanzi, relatore al corso, precisa: «Come San Carlo, che era vescovo, così anche oggi i cristiani che ricoprono un ruolo di responsabilità nella comunità, sentono il tormento della comunicazione del Vangelo. Noi tutti ne siamo toccati e sentiamo di vivere la responsabilità di presentare una Chiesa più evangelica e di trovare un linguaggio di prossimità alla gente più comprensibile e incisivo».

 

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