La Kostner torna sul podio

L'atleta altoatesina medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di pattinaggio
Carolina Kostner

Dodici salti, una sola caduta. E questa, non ce ne voglia la diretta interessata, è già una notizia. Troppe volte, infatti, Carolina Kostner aveva dovuto rinunciare ai sogni di gloria per essere andata a terra (o meglio, sul ghiaccio) con eccessiva facilità. Una serie di risultati deludenti che avevano indotto tanti addetti ai lavori (in primis Gianni Petrucci, presidente del Coni) a considerarla una non-campionessa. Anni difficili, gli ultimi tre, per l’atleta altoatesina. Dal 2008, infatti, Carolina non saliva su un podio di livello mondiale.

 

Un cambio vita (da Oberstdorf a Los Angeles) e di allenatore (da Frank Carroll a Michael Huth), la delusione olimpica (sedicesimo posto) e una lunga serie di incertezze che continuavano a minare la sua sicurezza. Poi, il ritorno in Baviera, dal suo primo maestro. Scelta che si è rivelata azzeccata, perché Huth ha saputo infondere nuove certezze a Carolina. E i risultati sono subito arrivati: argento europeo e, soprattutto, bronzo mondiale. Il secondo nella carriera della Kostner (in bacheca c’è anche un argento), certamente quello che la rende più felice.

 

Dopo un programma corto positivo, ma non eccezionale (sesto posto), nel libero la Kostner si è superata, pattinando con straordinaria eleganza ed effettuando salti precisi ed efficaci. Così, le si sono spalancate le porte del podio, frutto di una rimonta irresistibile alla quale hanno saputo mettere un freno soltanto la giapponese Ando e la coreana Kim.

 

Questo bronzo, però, vale più di un oro. In pochi, infatti, avrebbero scommesso sul ritorno ad altissimi livelli di un’atleta prima osannata e celebrata (tanto da essere nominata portabandiera alle Olimpiadi di Torino 2006), poi contestata e criticata. Sabato scorso, però, Carolina ha messo tutti d’accordo, perché il suo talento resta inconfondibile. Poi, com’è ovvio, si può vincere o perdere, ma sempre con stile, classe ed eleganza. Quelle che, a prescindere, rendono Carolina una campionessa. Bentornata.

 

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