La differenz(iat)a continua

Accordo e buona volontà tra provincia e comuni: si sblocca la pulizia della superstrada a Macerata.
uscita superstrada Macerata

Su Città Nuova online del 21 ottobre scorso avevamo titolato Quando un Sindaco fa la differenz(iat)a per raccontare di Stefano Cardinali – sindaco del Comune di Montecosaro in provincia di Macerata – e della sua Giunta che, dopo aver più volte lamentato l’incuria nello svincolo della superstrada di collegamento tra l’autostrada e il capoluogo marchigiano, a causa di cumuli di rifiuti, hanno pensato bene di “protestare” in modo attivo, pulendo e riempiendo più di 30 sacchi con 12 quintali di scarti che inondavano la strada.

 

La storia ha una sua seconda puntata. Infatti il gesto dell’amministrazione comunale non è passato inosservato ed ha avuto positive evoluzioni in provincia. Ricordiamo che il problema è rappresentato dal fatto che, a causa di un vuoto normativo, nessuno ha la competenza e nessuno si assume la responsabilità di pulire questa strada, con il risultato che alle uscite e sulle piazzole di sosta si dà una pessima immagine del territorio che invece fa della qualità del made in italy e della qualità della vita, il proprio biglietto da visita nel mondo.

 

Nei giorni scorsi, dunque, il prefetto di Macerata ha convocato i sindaci dei 13 comuni attraversati dalla superstrada, i rappresentanti della provincia e i rappresentanti dell’Anas, proprietaria della strada, per cercare di dare risposte concrete e risolvere definitivamente il problema. Positivo l’atteggiamento di tutti i protagonisti.

 

Da una parte si lamentava una forte e ormai cronica carenza di fondi e quindi l’impossibilità di organizzare un ulteriore servizio oltre alla manutenzione ordinaria, dall’altra non è emerso il solito atteggiamento dei sindaci per ottenere dagli altri enti il massimo, cercando di dare il minimo. Invece, con molto equilibrio, ognuno ha iniziato a collaborare con spirito di solidarietà.

 

Ne è scaturito un confronto sereno, e alla fine la Provincia si è impegnata a finanziare una parte del progetto mentre i Comuni finanzieranno il resto secondo le proprie capacità e le dimensioni. L’Anas, per suo conto, metterà a disposizione personale per garantire la sicurezza degli operatori ecologici durante le operazioni di pulizia. Il progetto partirà ad inizio 2011, garantendo persino nuovi posti di lavoro. Il che, in tempo di crisi…

 

Da notare che tre dei 12 comuni (oltre Montecosaro, Montelupone e Tolentino) erano presenti ad Ascoli Piceno, quali membri dell’Associazione Città per la fraternità, al convegno nazionale: “Città fra radici e futuro e il metodo della fraternità” (vedi Città Nuova online del 29.11 scorso, ndr). In quell’occasione era stato detto, tra l’altro, che «la fraternità non può fare rima solo con parole come solidarietà, pace e integrazione, ma anche con urbanistica e gestione dei rifiuti». I tre sindaci lo ricordavano benissimo e hanno avuto modo di sperimentarlo subito concretamente.

 

Uno di loro, dopo l’incontro con il prefetto diceva: «Forse la fraternità in politica sta facendo grandi passi che noi neanche riusciamo a vedere. Abbiamo bisogno di "atteggiamenti e metodi di fraternità" non tanto perchè dobbiamo creare una nuova categoria di politici o cittadini dai “buoni sentimenti", ma perchè questi ci permettono di dare risposte concrete ai problemi quotidiani che vanno verso il bene comune, come si diceva ad Ascoli».

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