La Chiesa e la grande malattia

Nel Natale del 2014, papa Francesco ha parlato delle quindici malattie della curia. Un testo impressionante e impietoso che indicava la responsabilità di tutti e ciascuno. È tempo di scegliere nei luoghi del governo della Chiesa  coloro che sono la carne e le piaghe di Cristo e non i cosiddetti esperti, sempre legati a correnti di potere
curia

Davvero la Chiesa appare molto malata, vorrebbe camminare sulle acque e in realtà affonda e rischia di affogare.

Forse è venuto il tempo di porre la scure alla radice dell’albero. Operazione dolorosa che appare sempre più necessaria. Il dio denaro e il dio potere seducono oltre ogni misura. E’ tempo di chiudere lo Ior ,che appare non riformabile .E’ tempo di scegliere nei luoghi del governo della chiesa  i poveri,i disabili,gli immigrati coloro che sono la carne di Cristo e le piaghe di Cristo e non scegliere i cosiddetti esperti,sempre legati a correnti di potere.

 

Mi pare che dietro questa vicenda c’è una operazione di discredito nei confronti del papa. Ci sono manine e manone, che gettano fango. E’ una antica storia, ma che oggi esplode. Di fronte al denaro sono i professionisti della carità e la chiesa come ong, che sanno utilizzare i poveri per fare il loro interesse. Di fronte a papa Francesco che chiama alla chiesa povera e dei poveri si presentano i numeri, assolutamente fuori controllo,frutto di un cristianesimo violento e potente.

 

Chi vuole attaccare papa Francesco, suggerisce lo scandalo dei soldi,per dire che solo i ricchi possono compiere la riforma della Chiesa. Il Corriere della sera offre questo tipo di interpretazione ,lasciando presagire una debolezza di papa Francesco nel governo della Chiesa,scegliendo persone sbagliate e compiendo azioni affrettate.

Ricordo che nell’incontro con la curia per il Natale del 2014,il papa parlò delle quindici malattie della curia. Un testo impressionante e rivelativo di una situazione ai limiti della catastrofe.,di una malattia e di una febbre fuori controllo. Un elenco impietoso,che indicava la responsabilità di tutti e ciascuno

 

Ecco l’elenco,che il papa  ha indicato a tutta la chiesa e ai poveri cristiani:

1) la malattia del sentirsi immortale,immune o addirittura  indispensabile trascurando i necessari e abituali controlli

 

2) la malattia del “martalismo”cioè dell’eccessiva operosità.

 

3) la malattia dell’impietrimento mentale e spirituale.

 

4) la malattia della eccessiva pianificazione e del funzionalismo

 

5) la malattia del cattivo coordinamento.

 

6) la malattia dell’alzheimer spirituale

 

7) la malattia della rivalità e della vanagloria:quando l’apparenza ,i colori delle vesti e le insegne di onorificenze  diventano  l’obiettivo primario della vita…….E’ la malattia che ci porta ad essere uomini e donne falsi e a vivere un falso misticismo  e un falso quietismo

 

8) la malattia della schizofrenia spirituale. E’ la malattia di coloro che vivono una doppia vita ,frutto della ipocrisia tipica  del mediocre e progressivo vuoto spirituale,che lauree o titoli accademici non possono colmare

 

9) la malattia delle chiacchiere ,delle mormorazioni e dei pettegolezzi. Di questa malattia ho già parlato altre volte, ma mai abbastanza

 

10) la malattia per divinizzare i capi .E’ la malattia di coloro che corteggiano i superiori,sperando di ottenere la loro benevolenza.

 

11) la malattia della indifferenza verso gli altri .

 

12) la malattia della faccia funerea

 

13) la malattia della accumulare: quando l’apostolo cerca di colmare un vuoto esistenziale nel suo cuore ,accumulando beni materiali, non per necessità ,ma per sentirsi al sicuro

 

14) la malattia dei circoli chiusi ,dove l’appartenenza al gruppetto diventa più forte di quella al corpo e in alcune situazioni, al Cristo stesso

 

15) È l’ultima. La malattia del profitto mondano ,degli esibizionismi, quando trasforma il suo servizio in potere,e il suo potere in merce per ottenere i profitti mondani o più  poteri. È la malattia delle persone  che cercano insaziabilmente di moltiplicare poteri e, per tale scopo, sono capaci di calunniare ,di diffamare e di screditare  gli altri perfino sui giornali e sulle riviste.  

 

E’ passato meno di un anno e oggi è evidente che queste malattie sono operanti nel  corpo della Chiesa. Le ultime tre si impongono per la loro attualità fin nei dettagli dei giornali e delle riviste.  Il papa le ha indicate per chiamare alla conversione e penitenza ogni famiglia,gruppo,comunità

Il papa sapeva che alcune situazioni sarebbero precipitate, come è avvenuto,ma ha voluto dare a tutti un tempo vero di penitenza e di misericordia,che forse qualcuno ha ritenuto come un avallo all’impunità.

 

L’ultima malattia della ricchezza e del potere, dei soldi e degli affari spiega in modo nitido quanto sta accadendo in queste ore. E’ davvero la malattia delle malattie. L’ultima delle malattie perché le porta tutte a compimento.

 

E’ venuto il tempo di riformare la curia: dopo cinque anni tornare nella propria diocesi; ridurre apparati, malati di elefantiasi; uno stile di vita povero;evitare carrierismi ,legati a cordate e appartenenze. Decentrare molto alle conferenze episcopali

 

Questa malattia richiede una terapia, coraggiosa e incessante e che l’umile medico del Signore dona sempre ai suoi figli. Ecco il Vangelo e nient’altro che il Vangelo. Ecco i poveri e nient’altro che i poveri. Ecco le lampade che illuminano il nostro cammino nella notte della storia: il Vangelo e i poveri. Essi sono lampada ai nostri passi.

 

La Chiesa italiana, con il suo convegno di Firenze, mostri la sua esemplarità rispetto al Vangelo dei poveri e alla povertà della Chiesa. Si compirà in lei cosi la grazia della conversione, che papa Francesco chiede a tutti.

 

Appare ancora più chiara la scelta del giubileo della misericordia, fatta da papa Francesco. Senza la misericordia di Dio siamo destinati a perire. Un atto dunque non sentimentale, ma radicalmente teologico,senza il quale la Chiesa rischia di perdersi.

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