Infiltrazioni nella cupola del Bramante

Preoccupazione per lo stato della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano. Nell'annesso convento è custodito il preziosissimo cenacolo vinciano.
chiesa di santa maria delle grazie milano

Piove nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano. L’acqua scende dalla cupola del Bramante, entra dal lucernario e cade sull’altare maggiore, reso momentaneamente inagibile e sostituito da un altro, provvisorio, collocato più in avanti. Sono stati i frati domenicani, da secoli custodi della chiesa dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco e annessa al convento in cui è custodito il cenacolo vinciano, a dare l’allarme.

 

La basilica è fra i gioielli dell’architettura rinascimentale più ammirati al mondo. Attualmente non si notano danni se non uno strano pulviscolo, probabilmente salnitro, staccatosi dall’intonaco della cupola. I tecnici della Sovrintendenza per i Beni architettonici, allertati dal priore, padre Gianni Festa, hanno già effettuato un sopralluogo. «È chiaro che – spiega il priore – dopo quel che è accaduto a Pompei, chiunque custodisca un bene di questa natura ha il cuore in gola. Noi a maggior ragione, visto che questa costruzione è delicatissima e bisognosa di una manutenzione costante e capillare. Ogni minimo segno di degrado dev’essere interpretato e curato, infatti abbiamo i restauratori praticamente sempre all’opera all’interno della basilica». «Siamo al già al lavoro – dicono alla Sovrintendenza – si tratta di un problema di entità relativamente ridotta, ma i tetti di questo tipo di opera vanno monitorati con costanza, ogni anno». Per comprendere appieno l’entità del danno comunque sarà necessario un sopralluogo più approfondito, se possibile con alcuni scalatori o con un braccio meccanico. 

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