Indagine sulla Chiesa in Irlanda

Presentata dalla Santa Sede la squadra di "visitatori" che si occuperà di prevenzione degli abusi e verificherà se le vittime di abusi sono state assistite in modo adeguato.
Irlanda

Una dimostrazione che il Vaticano sulla terribile questione della pedofilia fa sul serio si è avuta ieri. Vuole andare a fondo, verificare come sono state trattate le vittime e soprattutto verificare norme e procedure esistenti, perché la protezione del minore sia sempre garantita e mai più così tragicamente ferita. Per raggiungere questo obiettivo ha chiamato i suoi uomini e donne migliori, quelli con maggiore esperienza sul campo. È di oggi l’annuncio dato con una nota della Santa Sede che in autunno partirà una visita apostolica in Irlanda.

 

Il Vaticano ha nominato una squadra di 9 «visitatori», tra loro anche due donne. Avranno il compito di esaminare in modo approfondito la situazione che si è determinata in seguito e a causa delle tragiche vicende degli abusi compiuti da sacerdoti e religiosi nei riguardi dei minori. A loro è chiesto in particolare di indagare come sono stati trattati i casi di abuso e come la Chiesa di Irlanda ha fornito la «dovuta assistenza alle vittime». Quindi dovranno verificare l’efficacia e la possibilità di miglioramento delle attuali modalità di prevenzione.

 

L’indagine sarà a tappeto; ripercorrerà cioè tutti i luoghi in cui sono stati consumati gli abusi descritti nei due rapporti governativi avviati sulla Chiesa irlandese. Riguarderà all’inizio alcune diocesi del Paese. Esaminerà lo stato dei seminari. A tutti i superiori degli istituti di Vita Consacrata verrà anche inviato un questionario per facilitare una più adeguata conoscenza della situazione.

 

Del pool dei visitatori fanno parte tre esponenti della Chiesa degli Stati Uniti e del Canada e l’inglese card. Cormac Murphy O’Connor, arcivescovo emerito di Westminster. Tre Paesi che hanno vissuto nel passato terribili storie e denunce di abuso che hanno fortemente segnato la vita della Chiesa, portandola ad intraprendere iniziative di azione e protezione sui minori.

 

Il primo plauso sull’annuncio dato oggi dalla Santa Sede arriva dall’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin. Poi un comunicato di tutti i vescovi irlandesi che accolgono la visita apostolica come «un’espressione della personale vicinanza di Papa Benedetto XVI ai cattolici di Irlanda» e come «un ulteriore passo importante sulla strada della guarigione, della riparazione e del rinnovamento della Chiesa in Irlanda».

 

Oggi risuonano più forti che mai le parole che papa Benedetto XVI rivolgeva qualche giorno fa ai cattolici irlandesi: «Prego con insistenza che, con la grazia di Dio, le ferite che hanno colpito molte persone e famiglie possano essere guarite e che la Chiesa in Irlanda possa sperimentare una stagione di rinascita e rinnovamento spirituale».

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