In scena

Torna Alessandra Ferri e ripercorre attraverso i suoi ruoli più famosi la storia del balletto negli ulti mi sessant’anni. L’azienda vinicola Planeta apre le sue proprietà a spettacoli e mostre. L’intero paese di Montichello si sperimenta per il 49° anno in un autodramma interpretato dagli abitanti
Alessandra Ferri

Alessandra Ferri in Evolution

Ritorna a Roma, dopo una lunga assenza Alessandra Ferri, una delle maggiori ballerine del nostro tempo, stella del Royal Ballet di Londra, dell’American Ballet Theatre di New York e de La Scala di Milano, musa di grandi coreografi come Kenneth McMillan e Wayne McGregor, interprete senza eguali di ruoli drammatici. Lo spettacolo, oltre a mostrarci il percorso di un’artista, ci parla anche dell'evoluzione di un'arte. E forse anche di quel cammino che è la vita stessa. Ad accompagnare Alessandra Ferri ci sarà Herman Cornejo, principal dancers dell'American Ballet Theatre, e, insieme a loro Tobin del Cuore,Craig Hall, Daniel Proietto,Jonathan Alsberry,William Briscoe,Jonathan Fredrickson,Jeremy Jae Neal eJohnny McMillan. I coreografi coinvolti in questo raffinato progetto rappresentano sia l’Europa che il Nord America e di fatto hanno contribuito all’evoluzione della danza negli ultimi sessant’anni. Ci sono gli iniziatori come Frederick Ashton, Lar Lubovitch, Twyla Tharp, Angelin Preljocaj, Christopher Wheeldon e poi i dancemakers di ultima generazione come Aszure Barton, Alejandro Cerrudo eAlan Lucien Øyen, Kate Skarpetowska.

“Evolution”, prodotto e distribuito da International Music and Arts,  Daniele Cipriani Entertainment, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma. Auditorium Parco della Musica Roma, il 30/7.

La foto dell'articolo è di  Lucas Chilczuk  (www.lucasch.com)

 

“Il paese che manca”, a Montichiello

 

Dal 25 luglio al 15 agosto va in scena Il paese che manca, il 49° autodramma del Teatro Povero di Monticchiello: una drammaturgia partecipata da un intero paese che si interroga su questioni cruciali per la comunità. Tradizione sperimentale che ogni anno propone un nuovo testo, ideato, discusso e recitato dagli abitanti attori, sotto la guida e per la regia di Andrea Cresti. Lo spettacolo prende avvio da una riflessione sull’andarsene come un tempo per fuggire da condizioni difficili, spesso dalla povertà, da una storia comune di emarginazione sociale e culturale perché il paese offre poche possibilità e il tessuto sociale sembra. Così una comunità si ritrova incerta di fronte a una festa: quella dell’ultimo ventenne rimasto. Compleanno ma forse anche festa d’addio per un’ennesima partenza cui non sembrano darsi alternative. Ma cosa significa davvero partire? È una condanna o una possibilità? Una resa o una reazione? Oppure soltanto un gioco del destino? Perché poi, mentre molti partono, tanti altri arrivano: migrazioni da una parte all’altra, mari da attraversare, confini incisi sulla carta e poi sulla pelle.

 

Breakdancee comicità  a Invito alla danza

Proiezioni video, animazione, mimo e danza caratterizzano lo spettacolo “Scotch im-Ballati vivi”, in un crescendo di ritmo ed energia che coinvolge il pubblico in un vero e proprio happening comico surreale. In un mondo dove tutto ormai sta andando in pezzi, tre uomini visionari cercheranno di trovare le soluzioni più disparate, ma alla fine scopriranno e cercheranno di far capire che basta poco per aggiustare le cose: pezzi di scotch al posto giusto e un po’ di fantasia riusciranno a tenere unito il mondo e a far tornare il sorriso! La comicità, la gestualità ed il mimo di Enzo Polidoro, Andrea Viganò e Didi Mazzilli sono costantemente accompagnati dalla danza scatenata dei milanesi Bandits. Prima assoluta, Teatro Villa Pamphilj per il Festival Invito alla danza, il 28 e 29/7.

 

“Sciaranuova Festival” ai piedi dell’Etna

Un teatro naturale nel cuore dei vigneti sul Vulcano per coniugare il mondo del vino e quello dello spettacolo. L’azienda vinicola Planeta trasforma la Vigna in Teatro, ricavando un proscenio tra quelli che un tempo erano i terrazzamenti utilizzati per la coltivazione della vite e sfruttando come quinte le montagne, la lava e i pini secolari. Alla prima edizione di "Sciaranuova Festival" (al via il 25/7 e fino al 22/8), si affianca il progetto Viaggio in Sicilia (la mostra è visitabile nella Cappella dell'Incoronazione di Palermo fino al 2/8),  un'offerta culturale che valorizza i territori e ne promuove forme di conoscenza e di fruizione alternativa dell’arte. Cinque spettacoli di artisti siciliani che raccontano la loro terra, daranno il via a questo nuovo progetto, che nasce a pochi passi dalla cantina di Feudo di Mezzo, tra i vigneti di Sciara Nuova, e il vecchio palmento filologicamente restaurato ed adibito a sala degustazione. Sul sito www.planeta.itsi trovano orari e spettacoli

 

 

Variazioni sul mito di Medea

 

Medea e Giasone, tra i grandi personaggi emblematici dei rapporti complicati che intercorrono tra generi, sono quelli che dibattono la questione più a fondo e duramente, ponendo interrogativi inquietanti dall’inizio del teatro. Lo spettacolo mette in scena due mondi inconciliabili, contrapponendo carnefice e vittima. Medea non fa eccezione: è la vittima che tiene fede a se stessa, resistendo fino allo stremo delle forze. In questa riscrittura è lei ad essere uccisa, insieme ai figli, da Giasone, l'uomo che l’aveva illusa. “Me Dea” è metafora del teatro, pianta che si nutre di presente, tende al futuro, pur avendo radici nel passato. Difende il suo diritto ad esistere, nella semplice naturalezza di un incontro tra esseri umani. Un teatro essenziale, aspro, realizzato col “keller” dei grigliati stradali, con gli scarti delle discariche abusive e costumi senza tempo, a simboleggiare l’eternità del Mito. La musica è eco della Georgia, nome attuale dell’antica Colchide.Me Dea – variazioni sul mito” di Maurizio Donadoni, con Maria Rosaria Omaggio, Maurizio Donadoni e Hal Yamanouchi, scene Miae Kim, costumi Annalisa Di Piero. A Sutri (Vt) anfiteatro, il 30/7, e a Arco di Malborghetto, Area archeologica, il 31/7.

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