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Spiritualità – René Voillaume, “Charles De Foucauld e i suoi discepoli”, San Paolo, pp. 581, m 30,99 – Nella bella collana “I protagonisti”, tra le figure che nell’ultimo secolo più hanno contribuito a diffondere gli ideali cristiani nella società, ecco il turno di Charles de Foucauld, sotto la penna preziosa di uno dei suoi discepoli più noti, René Voillaume. Viene presentata la figura del monaco ritiratosi nel deserto, ma anche i diciotto gruppi religiosi che si rifanno alla sua vita e alla sua spiritualità. (m.z.) Solidarietà – Sabriye Tenberken, “la mia strada Porta in Tibet”, Corbaccio, pp. 268, M 15,50 – In Tibet i bambini ciechi, numerosi a causa dei raggi solari d’alta quota e della carenza di vitamina C, ora hanno una speranza di futuro grazie all’autrice, una giovane tedesca che tra enormi difficoltà ha inventato la prima scrittura tibetana in Braille e fondato una scuola per loro a Lhasa. Una donna indomita che dal suo handicap (lei stessa è non vedente) ha tratto stimolo a donarsi per gli altri. (o.p.) Narrativa – Yashar Kemal, “Memed il falco”, Tranchida, pp. 410, m14,46 – Considerato uno dei capolavori del Novecento e tradotto in più di quaranta paesi, il primo libro di Memed – una sorta di Robin Hood del Tauro – raccoglie le voci epiche e leggendarie di quella catena montuosa, lo spirito della terra di Anatolia in una narrazione fresca come una fiaba e potente come può esserlo soltanto l’epopea di un popolo. Tra i massimi scrittori viventi, il curdo Kemal è conosciuto in Italia grazie all’editrice milanese che sta via via pubblicandone le opere. (o.p.) Anziani – Giuliana Rosini, “Ombre della sera”, l’altra pagina, pp. 78, m10,33 – Tratte da un’ esperienza pluriennale di assistenza e condivisione di vita con anziani non autosufficienti, queste nove storie di solitudine, scritte come per un tributo d’amore, “evidenziano sentimenti traditi e calpestati, ma che sopravvivono nella delicatezza dei gesti, nella finezza di una sensibilità più forte della lucidità razionale che a poco a poco si esaurisce”. (o.p.) Alpinismo – Riccardo Cassin, “capocordata”, Vivalda, pp. 381, m 19,11 – Era un pugile, poi divenne fabbro, infine alpinista. Riccardo Cassin, uomo dalla tempra rude e dal cuore generoso, seppe inventare un nuovo modo di essere capocordata, negli anni epici dell’alpinismo, i Trenta, in cui “competeva” ad armi pari con Giusto Gervasutti, Emilio Comici o Pierre Allain. Un’autobiografia definitiva, appassionante. (p.p.) Religioni – Gabriele Crespi E Giuseppe Samir Eid, “l’Islam: Storia, fede, cultura”, la Scuola, pp. 272, m18,60 – Pensato per iniziare alla conoscenza dell’Islam secondo un registro espressivo “medio” (che evita la piatta divulgazione così come la trattazione specialistica), questo libro di due esperti è un utile strumento per superare gli stereotipi ed evitare gli equivoci relativi alla cultura musulmana, ormai di casa da noi. (o.p.) Globalizzazione – Michael Hardt e Antonio Negri, “impero”, Rizzoli, pp. 382, m 20 – Una forte promozione pubblicitaria, assolutamente “capitalista”, per un libro che si presenta esplicitamente come “marxista”, di due noti professori universitari. Secondo loro, la globalizzazione sta mostrando l’emergere di un “impero” che tutto governa e regola, transnazionale, non riconducibile a una sola lobby, che “vuole creare il mondo reale in cui abitiamo “. Una “bibbia” per tanti no global, condivisibile in certe analisi, ma certo discutibile nella previsione di una rivoluzione di un nuovo proletariato, chiamato “la moltitudine”. (m.z.)

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