Immigrati. Servono politiche per la vita

I migranti continuano a cercare una speranza. Nel Mediterraneo o a Ventimiglia o a Calais. E continuano a morire. Mentre noi siamo distratti, discutiamo di nomine Rai o delle calde temperature estive. Ma la Vita ha ben altro valore
Migranti

Non si riesce più a distinguere l’inverno dall’estate. Perché i morti in mare ci sono sempre anche se i soccorsi sono vicini e l’ansia della salvezza fa perdere la ragione. Così i barconi si rovesciano e le persone intrappolate nelle stive non hanno più speranza. E nemmeno quelle sullo scafo, se non sanno tenersi a galla.

 

Poi ci sono i morti di Calais, perché il viaggio non finisce certo in Sicilia. La meta è il mondo, ovunque si possa lavorare, mettere su una piccola casa e stringersi al calore di un amore anche se il profondo dell’anima e del cuore sono rimasti in Paesi lontani.

 

Eppure dinanzi a questo quadro desolante di morte, quotidiano, l’unica risposta che fa presa è quella dei soldi. Dinanzi al ripetuto invito a ripartire le persone tra più Paesi, invito disatteso, si risponde mettendo a disposizione soldi, molti soldi. Ma per fare cosa? Non viene detto. Immagino che siano destinati a rafforzare i controlli di polizia oppure ad allestire qualcosa che possa assomigliare un campo profughi. Ma poi?

 

Le file dei profughi si andranno ad allargare sempre di più e la loro pressione diventerà davvero incontenibile. La loro presenza imporrà scelte che dovrebbero essere elaborate ora con politiche lungimiranti verso i Paesi africani e asiatici, con forti prese di posizione verso guerre e dittature che osserviamo come se fossero un film, se addirittura non chiudiamo gli occhi.

 

Invece occorre muoversi con urgenza in Europa e nei singoli Paesi dell’Unione anche per prevenire il rafforzamento di gruppi ostili agli stranieri che aizzano gli animi approfittando del clima di generale esasperazione.

 

Ci perdiamo nelle parole per le nomine Rai o le calde temperature estive. Queste sono chiacchiere. La Vita ha ben altro valore. Su questo tema dobbiamo dedicarci, senza perderlo di vista. La nostra vita vale quanto quella di ogni altra persona.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons