Il volto come metafora

Le questioni antropologiche ed etiche suscitate dalla pervasiva cultura dell’immagine in cui siamo immersi e, perché no?, dalla chirurgia del volto e addirittura dall’ipotesi di un suo trapianto, si intersecano a un livello inaspettatamente profondo con quella teologia del volto che è una peculiarità della tradizione ebraica e cristiana. Di essa si evidenzia il significato fondamentale nella prospettiva del riconoscimento reciproco dell’identità della persona, sia come corrispondenza metaforica tra l’interiorità e l’esteriorità sia come offerta della trasparenza di sé all’alterità, per mostrarne il decisivo impatto sull’orizzonte culturale dell’oggi.

 

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