Il villaggio del fair play

 Quando il calcio incontra l’ amicizia e il divertimento. I tifosi delle squadre avversarie “giocano” un terzo tempo a sorpresa
Padova Sampdoria
Padova – Sampdoria, partita valida per la ventiduesima giornata del campionato di serie B, giocata sabato scorso allo stadio Euganeo di Padova. Non è stato un semplice match d’alta classifica tra due squadre che covano l’ambizione della promozione nella massima serie.

Da qualche anno a questa parte, la realtà ci ha abituati a pensare che le partite di questo calibro, siano sempre ricoperte da un velo di tensione, mista a quella paura che fa scomodare le forze dell’ordine impegnate in una mobilitazione straordinaria per garantire l’ordine pubblico.

Esiste però una bella differenza se la polizia è impegnata a dividere due tifoserie in aria di guerra, piuttosto che a presidiare a distanza un luogo dove i tifosi si incontrano in allegria prima e dopo la partita.

 

Fair Play Village è il nome dell’iniziativa itinerante promossa dall’U.C. Sampdoria a partire dalla stagione calcistica 2011/2012. Dodici date (sei incontri casalinghi e sei in trasferta), dove la società blucerchiata è impegnata in prima linea nel promuovere il vero spirito del calcio, facendo incontrare i propri tifosi, con i tifosi della squadra avversaria, all’interno di un’ampia area hospitality allestita a ridosso degli stadi. Un terzo tempo insolito nel gioco del pallone, che rompe gli schemi abbattendo le rivalità, per costruire amicizia e voglia di stare insieme. Non a caso quindi l’iniziativa ideata da Vittorio Garrone, membro del consiglio direttivo della società doriana e figlio del presidente Riccardo Garrone, vanta il patrocinio della Lega Calcio e del comune di Genova.

 

«Nel calcio non esistono nemici, ci sono solo avversari», sono le parole di Christian Monti, membro dell’ufficio commerciale marketing della Sampdoria. «Promuovere il vero spirito dello sport, creando momenti di aggregazione è un dovere morale – continua Monti – . Il nostro villaggio coinvolge circa quattromila persone ad ogni tappa, incontrando anche le tifoserie che non sono gemellate con la nostra società. La nostra presenza qui a Padova ne è la testimonianza concreta».

 

Fair Play Village, diventa così anche una ghiotta occasione per stare insieme gustando i piatti tipici della cucina tradizionale genovese e della squadra locale che di giornata in giornata sfida la Sampdoria. Un terzo tempo culinario totalmente gratuito e aperto a tutti, che a Padova è stato reso possibile grazie al contributo della Confagricoltura Liguria, della Provincia di Savona e della Camera di Commercio di Padova.

 

Tutti insieme quindi, grandi e piccini, sia prima che dopo la partita, per fare quattro chiacchiere, sfidare alla Wii i tifosi avversari, acquistare il merchandising ufficiale delle squadre, incontrando i campioni del calcio di ieri e di oggi.

A volte bastano “solo” trecento chili di focaccia genovese accompagnata da qualche salume padovano e il calcio assume davvero tutto un altro sapore.

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