Il silenzio dei buoni

Marco Paolini sarà protagonista questa sera 26 gennaio a LA7 con “Ausmerzen”: sopprimere i deboli. Una piece dedicata alla Giornata della Memoria
Marco Paolini

“Eugenetica” è una parola che deriva dal greco e significa “buona nascita”. Coniò questo termine un cugino di Darwin, un certo Francis Galton: proponeva il miglioramento della razza umana mediante selezioni artificiali atte a promuovere i caratteri fisici e mentali considerati positivi e a rimuovere quelli considerati negativi. Il giovane austriaco Adolf Hitler, nelle letture che fece durante il periodo in cui stava in carcere, si appassionò a quelle teorie, che peraltro avevano trovato sostenitori in paesi come l’Inghilterra e gli USA. Egli si fece l’idea che la razza ariana era indebolita dalla presenza di “vite di nessun valore”: ritardati mentali, disabili, vecchi ammalati, malati terminali, persone deboli e con difficoltà di apprendimento.

 

Elaborò l’idea – già peraltro applicata in alcuni parti degli USA – che fosse giusto ricorrere alla sterilizzazione coatta per impedire che tale popolazione si riproducesse e rovinasse la popolazione “buona” tedesca. Pensando all’antica Sparta, che praticava l’infanticidio selettivo, Hitler lodò la spietata iniziativa, e pensò che sarebbe stato utile eliminare fisicamente chi non era degno di vivere. Alle categorie di sopra aggiunse gli omosessuali, gli zingari e i suoi nemici giurati di sempre: gli ebrei. Salito al potere, attuò il suo piano. In genere ogni persona ci dice tutto di se stessa, delle sue intenzioni: basta ascoltarla e prenderla sul serio. Pochi però lo fanno. Nessuno prese sul serio Hitler. Come al solito vale l’amara riflessione del settecentesco Edmund Burke: “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male, è che gli uomini di bene non facciano nulla”.

 

Il piano di Hitler sfociò nella cosiddetta Aktion T4, durante la quale oltre 400.000 “vite indegne di essere vissute” vennero forzatamente sterilizzate e oltre 300.000 vennero uccise. Concorse a quest’operazione – sostenuta da leggi promulgate dallo stato tedesco – il “lavoro” di impiegati, medici, psichiatri, infermieri. E il silenzio di molti “buoni”. L’operazione prendeva il nome di “Ausmerzen”: sopprimere i deboli. È questo il titolo della piece che Paolini presenterà questa sera nell’evento per la Giornata della Memoria organizzato da La7. Per ricordare e per riflettere. Perché i suadenti spettri dell’eugenetica sono ancora ben presenti tra di noi e suscitano ancora, sebbene in modalità diverse, accesi dibattiti.

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