Il monoteismo porta a esclusione e violenza?

Intervista a Piero Coda sul ruolo delle tre religioni abramitiche del delineare un'antropologia della pace
Piero Coda

La Chiesa in Italia, in un modo emblematico che potrebbe essere di stimolo per altre Chiese locali, ha avviato un cammino di riflessione e ricerca per un’ecclesiologia sempre più in accordo con le esigenze del Vangelo e dei tempi, e in sintonia con il pensiero e i gesti significativi di Papa Francesco. In un incontro che ha avuto luogo a Perugia in preparazione al Convegno di Firenze (“Dalla solidarietà alla fraternità: identità, estraneità e relazioni per un nuovo umanesimo”, 7-9 maggio)1, il teologo Piero Coda, nel contesto di una tavola rotonda ha trattato il tema “Nel Nome dell’Unico: per un’antropologia di pace”, con riferimento alle tre religioni abramitiche. La sua riflessione, profonda e articolata, merita essere letta in versione integrale. Qui l’abbiamo intervistato per cogliere alcuni elementi fondamentali della sua proposta.

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