Il mondo finirà il 21 ottobre…forse

Il predicatore californiano Harold Camping fissa per venerdì la fatidica data. A quanto pare, però, senza crederci troppo...
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Dedicato a chi sfoglia i quotidiani: dico sfoglia, perché leggerli è impresa ardua, e se ciò accade, il lettore poi ha bisogno di un sostegno psicologico e di un accompagnamento adeguato per almeno un mese. A mese scaduto, il povero lettore dovrà, prima di aprire qualsiasi giornale, fare almeno un’ora di yoga. Ma finalmente ieri è stata battuta dalle agenzia una notizia davvero di respiro universale. L’avete letta anche voi, penso, e sono convinto che in tanti avete esclamato: ci voleva proprio, ci sta pure in questo marasma! «Il mondo finirà il 21 ottobre». Eh già. Che il mondo finisse non avevamo alcun dubbio: ma che ora a rassicurarci sul “giorno e l’ora” sia Harold Camping, predicatore californiano e presidente della Family Stations – network californiano a carattere religioso -, fresco di Ig-Nobel (i premi ignobili alle ricerche più assurde) ha tutto un’altra valenza. Perché fin quando ad annunciarlo erano i Nostradamus di turno, il peso era assai diverso.

 

Per arrivare a questa data Harold Camping si muove un po’ come l’Agenzia delle entrate. Certamente dietro non c’è Tremonti, ma il metodo è lo stesso. Mentre l’Agenzia delle entrate fa controlli incrocianti su beni mobili e immobili, su quante volte il contribuente va in pizzeria e dal parrucchiere, Camping utilizza una serie di numeri che intercorrerebbero tra la morte di Gesù e l’Apocalisse. E poiché è la somma che fa il totale, tutto porta a venerdì 21. Peccato, se si fosse scelto venerdì 17 tutto avrebbe avuto un altro fascino. Peccato, sarà per la prossima volta, perché a quanto pare il mondo continuerà a finire, anche se Camping non ha alcun dubbio – nonostante altre volte le sue previsioni si sono dimostrate fallaci, come quella che fissava la data fatidica il 21 maggio o quella precedente del 6 settembre 1994. Ora basta, venerdì 21 sarà l’ultimo giorno e tutto finirà con un terremoto, di un’entità tale che quello recente registratosi in Giappone sembrerà quasi uno scherzo.

 

Alla notizia che tutto si consumerà in un grande terremoto mondiale pare si siano già costituite diverse “cricche” pronte per la ricostruzione del pianeta Terra, mentre intere comunità si stanno prodigando per regolarizzare il passaggio da questa a quell’altra vita. Ministeri e agenzie stanno chiedendo condoni, mini condoni, cedolari secche, patrimoniali e quant’altro per salvare il maggior numero possibile di vite. Insomma se ci credete preparatevi, se no fa lo stesso, perché forse a non crederci è lo stesso Camping: lo dimostra il fatto che si sia già candidato all’edizione 2012 degli Ig-Nobel. E tutto questo vi sembra poco?

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