I ragazzini con spranghe e blackberry

La testimonianza diretta di un amico che vive a Manchester: «Azioni distruttive inspiegabili», mentre la gente ripulisce per ridare normalità alla città
Londra giovani rivolta

«Ciò che sta succedendo ha dell’assurdo, perché non c’era nessun motivo, nessuna scintilla per comportarsi nel modo in cui si sono comportate alcune centinaia di bambini e ragazzi (anche di 7-8 anni) che hanno invaso, a gruppi, i centri delle due città di Salford e Manchester.


Ho lasciato l’università di Salford verso le 16.30 di ieri perché c’era nell’aria la sensazione che qualcosa stesse per accadere. Camminando dall’ateneo alla seconda stazione di Manchester, Victoria, si vedevano giovanissimi con maschere e passamontagna che si stavano dirigendo verso i centri commerciali. Mia moglie è arrivata in stazione verso le 17 passando per le strade del centro dove già si stavano formando gruppetti di classici teppistelli della zona: li distingui subito perché vestono con tuta da ginnastica d’ordinanza o felpa con cappuccio. Alle 17.30 sono cominciati i disordini.

 

Quindi immaginate l’atmosfera assurda che si è creata, inquietante,  con i pendolari che si dirigevano verso le stazioni dopo una giornata di lavoro passando attraverso zone che da lì a poco sarebbero diventate zone di guerriglia urbana. Qui la gente è arrabbiata perché questi delinquenti hanno preso in ostaggio un’intera città per nessun palese motivo.  Non hanno ideali, non hanno valori e dicono che tutto ciò sta succedendo è perché per loro non c’è futuro e non ci sono soldi. E questo mentre parlano con un blackberry in mano e scarpe da ginnastica da 100 sterline.

 

Fanno questo caos solo perché – e qui cito alcuni di loro – «We are showing the rich, we do what we want (Ffacciamo vedere ai ricchi che facciamo quello che vogliamo). C’è già chi cerca giustificazioni legate ai tagli fatti dal Governo, tagli che avranno reali effetti nel futuro. Il disagio c’è, ma qui i tagli non c’entrano nulla e concordo con Camerono quando dice che "qui si ha a che fare con sacche di società distrutta, addirittura malata".

Arrivando al lavoro stamattina ho innanzitutto notato l’eccellente impegno del comune che aveva già provveduto a ripulire gran parte della città e già nella notte quando i tafferugli stavano cessando, aveva ingaggiato gli operai per sostituire le vetrine rotte. Oggi, nella zona di ritrovo principale "Piccadilly gardens" si sono ritrovate circa 1000 persone con ramazza e sacchi della spazzatura per ripulire la città. Volevano far passare un messaggio di speranza e al contempo dare la certezza che nonostante questi teppisti saccheggiatori, «Manchester era open for business, as usual – pronta per gli affari, come sempre». Aspettiamo di vedere cosa succede oggi e incrociamo le dita».

 

David Moser

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