Gli immigrati restano sulla torre

Da 18 giorni protestano contro la sanatoria truffa. Si teme il loro arresto quando scenderanno. Intanto si moltiplicano i cortei di solidarità
Protesta immigrati a Milano

Erano parecchie centinaia, le persone che si sono date appuntamento ancora una volta  sotto la Torre della ciminiera -nota come ex Carlo Erba- di via Imbonati, dove da 18 giorni sono asserragliati un gruppo di immigrati. Con bandiere e striscioni di solidarietà, intorno alle 16 di ieri, è partito il corteo a sostegno della lotta di questi cittadini extracomunitari contro quella che è stata definita «una sanatoria truffa».

 

La manifestazione si è svolta sotto la pioggia e senza tensioni. «Vogliamo vivere nella legalità – ha detto Najat Tantoui del Comitato immigrati –, queste persone sono lavoratori che sono stati truffati. Noi non vogliamo fare la rivoluzione ma che vengano riconosciuti i nostri diritti e quelli dei nostri figli».Intanto tre dei manifestanti sulla torre sono decisi a non scendere almeno fino a quando il Prefetto non incontrerà nuovamente i sindacati e il Comitato immigrati per trovare una soluzione.

Ricordiamo che i punti caldi per cui continue manifestazioni e proteste da parte degli immigrati si stanno susseguento sono sei. Si parte dalla problematicità del rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla sanatoria-truffa al prolungamento del permesso per chi ha perso il lavoro. Si chiede poi il rilascio del permesso per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro; mentre si chiede l’emanazione di una legge che garantisca chiaramente il diritto di asilo. A queste richieste si aggiunge il riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno cinque anni e il riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia. La manifestazione, promossa dal Comitato immigrati, ha raccolto l’adesione della Camera del lavoro di Milano oltre che delle Acli dell’Arci, dei tre sindacati confederali. Si sono visti anche alcuni ragazzi dei centri sociali.

 

Rispetto a quanto accaduto a Brescia, dove ricordiamo gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sono stati piuttosto violenti, a Milano la polizia non è intervenuta a forzare o smobilitare il presidio. Rimane comunque la paura che gli immigrati una volta scesi dalla torre possano avere il destino già segnato: li aspetta solo l’arresto.

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