Fraternità e giustizia a Benevento

Tre giorni di workshop, fotografia, spettacolo, dibattiti e la premiazione, per la VI edizione del Premio fraternità, dell'imam Kamel Layachi e di mons. Giancarlo Bregantini. Nel capoluogo sannità dal 25 al 27 aprile prossimi
Premio fraternità - Città di Benevento

"Fraternità e giustizia" è il tema scelto per la VI edizione del Premio fraternità – città di Benevento, in programma nel capoluogo sannita dal 25 al 27 aprile prossimi. L'iniziativa, organizzata da Comune e Provincia di Benevento, Movimento dei Focolari, Centro La Pace e Associazione Focus Focolari, con il patrocinio della Commissione nazionale italiana dell’Unesco, della presidenza della Repubblica e della Regione Campania e con la collaborazione dell’Università del Sannio, si propone di assegnare un riconoscimento a persone, associazioni o enti che si sono particolarmente distinte nell’arte del dialogo. Si intendono così valorizzare tutte quelle esperienze positive che in vario modo promuovono, in ogni angolo della terra, lo spirito di autentica fraternità tra tutti gli uomini, sia di convinzioni religiose che non religiose.

Quest’anno il premio coniuga fraternità e giustizia. Giustizia intesa non solo come rispetto delle norme e della legalità, ma anche come giustizia sociale, economica, vicinanza alle persone e alle comunità in difficoltà. Il premio vuole far germogliare semi di speranza, soprattutto in questo momento storico particolarmente critico per i giovani, le famiglie, gli imprenditori, i lavoratori, attraverso forum tematici con testimonianze di lotta alla criminalità e di diffusione della cultura della legalità nell’ambito economico-sociale e giuridico e laboratori artistico-culturali per ragazzi e giovani.

I premiati dell’edizione 2013 sono l’imam Kamel Layachi e l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, mons. Giancarlo Maria Bregantini. Layachi, responsabile del Dipartimento dialogo interreligioso e formazione del Consiglio nazionale delle relazioni islamiche italiane (Crii), già coordinatore delle Comunità islamiche del Triveneto e presidente del Consiglio islamico della provincia di Vicenza. Il premio gli è stato assegnato per l'impegno e la passione con cui si è prodigato nel gettare ponti di fraternità tra persone e popoli di culture e fedi diverse, nel rispetto di ogni scelta religiosa, in numerose città del territorio nazionale; per la delicatezza e apertura di cuore dimostrata nel costruire e suscitare rapporti interpersonali autentici e costruttivi di dialogo fraterno tra fedeli di religione musulmana e cristiana; per essersi fatto interprete attento e sensibile delle istanze più impegnative di questo nostro tempo e tendere costantemente alla pace universale.

A mons. Bregantini il premio è stato assegnato per il suo impegno a combattere ogni forma di illegalità, sostenendo il diritto al lavoro e alla vita dignitosa per ogni famiglia e per i giovani, in una dimensione di fraternità vissuta nella reciprocità e ispirata alle opere di misericordia. Di grande valore anche il suo lavoro costante per la pace e l’unità nel mondo, in un dialogo costruttivo e rispettoso con persone di altre fedi e di cultura laica.

Il programma dei tre giorni prevede workshop di fotografia, pittura e spettacolo; dialoghi sulla lotta alla camorra, forum su imprenditorialità, lavoro, fraternità e giustizia; spettacoli e rappresentazioni artistiche. Sabato 27, al mattino, la premiazione di Layachi e Bregantini e, al pomeriggio, la premiazione del concorso scolastico che ha visto la partecipazione di un centinaio di scuole. Il programma dettagliato sul sito www.premiofraternita.it.

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