Faro, una città di luce per la Croazia

Maria Voce e Giancarlo Faletti in visita ai membri del movimento e alle strutture sorte dal carisma di Chiara Lubich. Una testimonianza di dialogo e di accoglienza per risanare le ferite dei Balcani. Dal nostro corrispondente
Maria Voce e i religiosi in Croazia

 Una visita lampo di tre giorni, ma che ha in se l’internazionalità, il dialogo, la continuità e la progettualità per il futuro. Maria Voce, presidente del movimento dei focolari insieme a Giancarlo Faletti, copresidente, sono a Faro, in Croazia per una serie di incontri con i membri del movimento che operano nelle nazioni dell’est Europa e che hanno dato vita proprio in Croazia ad una cittadella di testimonianza del carisma dell’unità di Chiara Lubich.

 

Croazia dunque e poi Serbia, Macedonia, Bosnia Erzegovina, Moldavia, Romania e Bulgaria: questi i paesi presenti all’appuntamento.  Popoli tanto diversi, divisi nella storia da muri dolorosi di guerre e incomprensioni. Tante le attese, le speranze, ma anche le delusioni e i dolori di chi vive in queste terre. «Di tante lingue, fedi e provenienze, ma tutti appartenenti all’unico popolo di Dio», ha sottolineato Maria Voce salutandoli, ed è su questa appartenenza comune che la presidente dei focolari ha insistito prima di qualsiasi attività o iniziativa concreta

 

L’8 agosto visita alla scuola dell’infanzia “Raggio di sole”. Sorta nel 1995, unisce la pedagogia agazziana con i principi educativi scaturiti dalla spiritualità di Chiara Lubich – in particolare la cultura del dare, l’educazione al difficile, al dolore, alla pace, l’accoglienza del diverso e l’arte di amare. Dopo 15 anni di attività, grazie anche alla collaborazione con il laboratorio pedagogico internazionale Educazione e Unità, l’esperienza della scuola è diventata contributo scientifico prezioso per la scienza pedagogica e modello anche per il sistema educativo croato.

 

Altro appuntamento atteso, quello con le famiglie che portano avanti le varie aziende della cittadella. Maria voce ha precisato che non sono tanto le strutture a fare la città, ma «persone che testimoniano l’amore reciproco e danno questa impronta anche alle pietre, alle case. E’ il vostro amore scambievole che ne giustifica il nome, Faro, accendendone la luce».

 

La visita in Croazia è cominciata il 7 agosto con l’appuntamento di Maria Voce con religiosi provenienti da varie nazioni e da molteplici ordini. Benedettini, trinitari, agostiniani, salesiani, premonstratensi, dehoniani e religiosi di altri vecchi e nuovi carismi dialogano con la presidente dei focolari di spiritualità e di attualità. Si parla delle difficoltà della Chiesa, della fatica dell’annuncio evangelico. Giancarlo Faletti ripercorre momenti della storia in cui non era possibile parlare di Dio, eppure la Sua presenza continuava, per l’amore evangelico vissuto dai cristiani. E Maria Voce precisa: «La realtà socio-ecclesiale infatti è diversa dal passato, per cui non possiamo ripetere le stesse cose di 25 anni fa. Ma siccome Dio ha qualcosa da dire, anche attraverso di noi, alle persone del nostro tempo, dobbiamo attualizzare quello che il nostro carisma suggerisce, per la Chiesa e la società di oggi».

 

Stamani dedicato interamente ai giovani.

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