L’Africa e la questione fertilità

Il presidente francese Macron sostiene che la politica demografica in Africa deve condizionare quella per lo sviluppo. Ma i dati dicono che il vero problema del continente africano non è demografico, quanto politico
Giornata del bambino africano

Alcuni parlamentari provenienti da 15 paesi dell’Ecowas (la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) più il Ciad, in Mauritania stanno progettando di dimezzare in 13 anni il tasso di fertilità nei loro Paesi.

Secondo il presidente dell’Assemblea nazionale del Burkina Faso, l’Ecowas ha il più alto tasso di fertilità al mondo. Da qui l’urgenza di trovare soluzioni per evitare che anche molti giovani disoccupati siano condannati al terrorismo (sic!)… Nel 2050 la popolazione del Burkina Faso raggiungerà i 60 milioni e quella dello spazio della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale sarà di circa un miliardo, di cui la metà sarà costituita da giovani. Tutto ciò se non si interviene ora per ridurre il tasso di fertilità. L’obiettivo è perciò quello di “stabilire politiche che incoraggino le donne ad avere solo tre figli”, ha detto Salifou Diallo, presidente dell’Assemblea nazionale del Burkina Faso.

Ma la domanda che ora si pone è se tale decisione abbia solo fatto eco alle osservazioni recenti del presidente francese Emmanuel Macron sull’elevato tasso di natalità in Africa. Macron infatti, ha detto a margine del vertice del G20 di Amburgo, che la “sfida dell’Africa è diversa, è molto più profonda, è la civiltà (…). Quando i Paesi hanno ancora sette-otto figli per donna, si può decidere di spendere miliardi di euro senza stabilizzare nulla”.

il-presidente-francese-emmanuel-macron-foto-di-ian-langsdon-per-apMolti hanno criticato questo modo di stigmatizzare ulteriormente il continente africano. In effetti il tasso di crescita africano è molto variabile da un Paese all’altro. Il tasso medio di fertilità in Africa è di 4,7 figli per donna. Il Niger detiene il record con un tasso di fertilità di 7,6, mentre Sud Africa, Tunisia, Marocco e Libia sono al 2.4, Burkina Faso ed Etiopia al 4,2-5,7. Mauritania ha le cifre di fertilità più bassi del continente, con 1,4 figli per donna.

Nathalie Yamb, Executive Advisor del Lider, il partito di Mamadou Koulibaly (Niger), sostiene che la decisione dei parlamentari africani è stata motivata dal “richiamo di aiuto pubblico allo sviluppo”. La signora Yamb è andata oltre, dimostrando che “il problema dell’Africa non è demografico, o almeno non nel senso che Macron ha menzionato”. Perché per lei, “cosa sono 80 milioni di congolesi in un’area di 2.345 chilometri quadrati, quando 82 milioni di tedeschi vivono in 357 km²? Il Gabon ha 2 milioni di abitanti e una superficie di 267.667 km², mentre il Belgio ne ha 11 milioni in 30.528 km². E che dire della Namibia e dei suoi 2,5 milioni di abitanti su 825 615 km², mentre la Francia ha 67 milioni di abitanti sparsi su 671 308 km²? 186 milioni di nigeriani vivono in un’area di 923,768 km², mentre 168 milioni di bengalesi coesistono su 147 570 km²”.

Il problema dell’Africa risiede non nella demografia ma nel malgoverno e negli errori commessi dai suoi leader, che sembrano sempre di più allontanarsi dai problemi reali come la siccità, la carestia, l’istruzione gratuita, la sicurezza delle frontiere, la libera circolazione delle persone e delle merci, la democrazia…  Mentre ci si sottopone alle politiche demografiche dettate dai poteri occidentale in cambio degli aiuti allo sviluppo. Di questo passo è chiaro che, nonostante la ricchezza del suo suolo, il continente continuerà a rimanere indietro per molto tempo ancora.

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