Benedetto XVI è tornato

Dopo due mesi trascorsi a Castelgandolfo, Ratzinger è tornato in Vaticano. Abiterà nel monastero Mater Ecclesiae dove servirà la Chiesa innanzitutto pregando. Ad accoglierlo papa Francesco con un caloroso abbraccio
Joseph Ratzinger e papa Francesco

Senza parole. Non è trapelato nulla dell’incontro tra Benedetto XVI, il papa emerito e papa Francesco. Ci è sembrato un segno di quel silenzio che è presenza ma non assenza. Silenzio che Benedetto XVI rispetterà com’è nella caratteristica del suo animo e sicuramente non s’intrometterà nella vita della Chiesa a meno di forti insistenze da parte dell’attuale pontefice che sarà libero di consultarlo e di andare a trovarlo. Si apre per lui e per la Chiesa una nuova fase: non era mai successo che due papi, uno emerito, uno regnante, vivessero a pochi metri l’uno dall’altro.

Sembrano come due poli opposti di due aspetti della vita sempre necessari per qualsiasi cristiano: la contemplazione e l’azione. Senza l’unione con Dio ogni attività è sterile. La sola contemplazione senza l’azione rischia di essere autoreferenziale e anche la vita delle claustrali è preghiera per tutto il mondo. È vita offerta per Dio e per gli altri. Ognuno dei due potrà, dunque, contare sull’altro, in una vicinanza e comunione più vera delle funzioni, dei ruoli che è l’essenza della Chiesa.

Come disse Benedetto XVI nella sua ultima udienza generale del 27 febbraio 2013: « Qui si può toccare con mano che cosa sia Chiesa – non un’organizzazione, un’associazione per fini religiosi o umanitari, ma un corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo, che ci unisce tutti». Anche due papi, uno in carica e uno emerito.

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