Al via il Napoli Teatro Festival Italia

Napoli Teatro Festival

S’apre con la danza, in uno dei luoghi emblematici di Napoli, Castel Sant’Elmo, sulla Collina del Vomero, la lunga kermesse di spettacoli del Napoli Teatro Festival Italia, manifestazione internazionale giunta all’ottava edizione.Il 3 giugno il coreografo napoletano naturalizzato francesePaco Décinainaugurerà con la nuova creazione “La douceur perméable de la rosée”, una coreografia nata da una lunga residenza in un arcipelago antartico dell’Oceano Indiano meridionale. Sarà il primo titolo di un cartellone ricco ed eterogeneo con 62 spettacoli, divisi tra 32 “prime” (di cui 11 di compagnie straniere), e 30 novità selezionate dal Fringe, il festival parallelo dedicato alle compagnie indipendenti.

Sei gli spettacoli di danza programmati: Russia” di Marcos Morau, coreografo e direttore artistico della Compagnia spagnola La Veronal che lavora utilizzando tutte le arti in una continua ricerca tra spazio, racconto, corpo e memoria; “Afrodita y el juicio de Paris”, dei catalani deLa Fura dels Baus; gli inglesi Ballet Black, composta totalmente da danzatori di colore; “Extremalism – Il corpo in rivolta” di Emio Greco, con 30 danzatori in scena per la coproduzione tra il Ballet National de Marseille e l’ICKamsterdam;Radioscopies – cortometraggio scenicodella coreografa belga Michèle Noiret con un lavoro di contaminazione tra cinema e spettacolo dal vivo; eil teatro danza di Daniele Finzi Pasca, con il surreale “Bianco su Bianco”, nel quale due comici e malinconici acrobati si muovono con leggerezza ed estrema destrezza.

Il programma teatrale è quanto mai ricco. Tra gli stranieri vanno segnalati, Thomas Ostermeier, con “Ein Volksfeind” (Un nemico del popolo) di Henrik Ibsen nell’allestimento diretto per la Schaubühne di Berlino, un testo molto attuale che racconta una storia di ipocrisia, malaffare e interesse economico;Martin Zimmermann con “Hallo” in cui l’artista svizzeroha inventato uno spazio simile alla vetrina di un negozio nel quale gioca con il proprio personaggio tragicomico; l’italiano Lorenzo Montanini, che presenterà in doppia lingua “Miss Julia”, tratto da August Strindberg, ambientato in Colombia ed affidato all’interpretazione di giovani attori emergenti; l’argentino Claudio Tolcachir firma testo e regia di “Dinamo”, in cui indaga il tema della solitudine attraverso la storia di tre donne che vivono insieme senza saperlo, in una roulotte abbandonata.

Tra le produzioni italiane “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni firmata da Maurizio Scaparro, con Pino Micol e le musiche originali di Nicola Piovani, che subito dopo l’anteprima al festival sarà al Piccolo di Milano in occasione di Expo 2015; “Sudori freddi”, di Giancarlo Sepe, ispirato ai personaggi creati da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, autori de“La donna che visse due volte”;  “Butterfly Suite”, di e conCristina Donadio e Lalla Esposito, omaggio a Marylin Monroe e Mia Martini; “Crave”,della drammaturga inglese Sarah Kane, regia di Pierpaolo Sepe; “Diario di sé”, regia diBruno Garofalo con Vanessa Gravina; l’argentino Alfredo Ariascon “Il bugiardo” di Goldoni con Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli; “La riunificazione delle due Coree”, testo di Joël Pommerat, che, a discapito dell’enigmatico titolo, parla semplicemente d’amore, messo in scena da Alfonso Postiglione; “Rituccia”, unomaggio di Fortunato Calvino a Eduardo De Filippo e alla sua “Napoli milionaria”, dove la protagonista è infatti la figlia più piccola della famiglia Jovine, la bambina malata per cui “Adda passà ‘a nuttata”; “Cassandra – Festa di nozze variazione sul mito n. 2” firmato da Laura Angiulli con tre attrici diverse che interpretano lo stesso personaggio, Cassandra, prendendo a prestito materiali poetici ad essa dedicati; “Malacqua”, del napoletano Nicola Pugliese, che racconta quattro giorni di pioggia nella città di Napoli in attesa di un evento straordinario, messo in scena dal fratello dello scrittoreArmando Pugliese; “Millesimi Un intrigo a palazzo”, un testo grottesco e surreale di Marco Mario De Notaris collaboratoredi Enrique Vargas; il regista lirico Riccardo Canessa che firma la sua prima regia di prosa, “Villa Rhabani”, di Thornton Wilder ambientato a Capri, con, per la prima volta cimentarsi nella prosa, il soprano Raina Kabaivanska. E ancora:Michele Santeramo in “Preamleto Il giorno del Signore” che ci racconta cosa succede prima della morte di Re Amleto, regia di Veronica Cruciani; “Potevo far fuori la Merkel, ma non l’ho fatto”, commedia scritta e diretta da Fortunato Cerlino al suo debutto come autore teatrale; Valeria Parrellache rielabora il mito di Orfeo ed Euridice in chiave contemporanea, regia di Davide Iodice,con Michele Riondino e Federica Fracassi; “Chiudi gli occhi” scritto e diretto da Patrizia Zappa Mulas, la storia vera di una iraniana sfigurata per gelosia con l’acido; “P.I.A. (il Principio di Indeterminazione di un’Anima)”, testo scritto e firmato da Bruno Barone, che indaga l’amore in tutte le sue sfumature attraverso le storie dei suoi personaggi; Anagoor, la giovane compagniache sviluppauna drammaturgia del gesto simbolica giocata tra ritualità e rarefazione, con “L.I. Lingua Imperi” e “Virgilio brucia”; “Sonata per il Commissario Ricciardi tratto da un racconto del giallista Maurizio de Giovanni, con Andrea Renzi protagonista; e infine “Il metodo”ispirato a “Il metodo Gronholm” del giovane autore catalano Jordi Galceran firmato da Lorenzo Lavia e conFiorella Rubino e Giorgio Pasotti, che racconta la crudeltà che spesso si manifesta nei rapporti di lavoro.

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