Africa avanti tutta

Conclusa, tra conferme e alcune gradite sorprese, la prima fase del mondiale di pallavolo maschile. Prossime partite in programma da giovedì a sabato.
pallavolo

Meglio di così davvero non si poteva cominciare. I numeri parlano chiaro: nelle tre giornate di gara sin qui disputate oltre 165.000 spettatori hanno assiepato gli spalti dei palazzetti dove si sono giocate le prime 36 partite del mondiale di pallavolo. Battuto ogni record di presenze a Verona, dove sono stati impegnati i campioni uscenti del Brasile, per non parlare di Milano, dove gli azzurri hanno giocato in un Mediolanum Forum di Assago colmo in ogni ordine di posto. Lì la passione del pubblico ha addirittura costretto l’organizzazione ad uno strappo al protocollo ufficiale: durante l’inno nazionale italiano, quando la musica si interrompeva, migliaia di persone hanno continuato a cantare l’inno di Mameli insieme ai giocatori. Fino all’ultima strofa. Uno spettacolo che ha fatto venire in tutti i presenti la pelle d’oca. E a Torino, Modena, Trieste e Reggio Calabria il copione è stato identico: palazzetti esauriti e tifosi colmi di entusiasmo. Insomma, davvero il clima di una grande festa di sport.

 

Relativamente all’aspetto più propriamente agonistico, va registrato che le grandi favorite di questo torneo non hanno deluso le aspettative. Brasile, Russia, Cuba, Polonia, Stati Uniti, Bulgaria, Serbia e Italia si sono qualificate, più o meno agevolmente, per la seconda fase del torneo, che si disputerà tra giovedì 30 settembre e sabato 2 ottobre. Ce l’hanno fatta anche squadre meno blasonate come Portorico e Germania, Spagna e Messico, Francia e Argentina, Giappone e Repubblica Ceca. Così come due nazioni rappresentanti del continente africano, Egitto e Camerun, che hanno realizzato così un’impresa destinata a rimanere negli annali di questo sport.

 

Se per l’Egitto, guidato in panchina dal nostro Antonio Giacobbe, non si può certo dire che si sia trattato di una vera e propria sorpresa, per i “leoni indomabili”camerunensi si può parlare invece di un risultato storico. I giocatori gialloverdi si sono subito fatti adottare dal pubblico di Modena per la loro haka, ovvero la danza con cui hanno spesso festeggiato la conquista di un punto importante, che rimarrà una delle immagini simbolo di questi mondiali. «Non potete neanche immaginare cosa significhi questo risultato per la gente del Camerun», ha esordito il loro allenatore, il tedesco Peter Nonnenbroich, nella conferenza stampa che ha seguito il successo sull’Australia decisivo per il passaggio del turno. Poi si è dovuto fermare un attimo, commosso, per le lacrime. Le stesse lacrime che i suoi giocatori stavano versando in quel momento in campo, quasi increduli, mentre qualcuno inscenava un ballo di gruppo e qualcun altro si inginocchiava a pregare sul parquet.

 

Per quanto riguarda invece la nostra squadra, impressioni contrastanti. Molto bene l’esordio contro il Giappone, maggiori difficoltà nel successivo incontro con l’Egitto, qualche patema di troppo nel match contro l’Iran. Nella seconda fase del torneo, che prevede la disputa di altri 6 gironi composti da 3 squadre ciascuno, gli azzurri giocheranno a Catania (gli altri raggruppamenti saranno ospitati da Ancona e da Milano). Primo avversario, venerdì 1 ottobre, sarà la Germania, formazione ostica che nella prima fase èstata superata dai campioni europei della Polonia solo al quinto set. Sabato 2 ottobre l’avversario di turno sarà invece Portorico, che lunedì ha fatto sudare sette camice alla fortissima formazione russa. Le prime due squadre classificate del girone accederanno quindi alla terza e decisiva fase della manifestazione iridata. Sulla carta, dovremmo riuscire a superare anche questo turno per poi giocarci l’accesso alle semifinali. Incrociamo le dita.

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