A San Miniato “Passio Hominis”, con Lina Sastri

Un'estate ricca di appuntamenti. Festival di musica, teatro, danza, cinema. In scena l'umanità di oggi
Lina Sastri

Quest'anno è l’opera “Passio Hominis” a diventare Dramma Popolare sulla scena di piazza Duomo dove dal 1947 si ripete un teatro che interroga le coscienze e chiama l'uomo ad una riflessione sui grandi punti interrogativi che agitano l'animo. Il regista Antonio Calenda, darà corpo e voce a questo dramma attualizzandone i significati attraverso gli accadimenti del secolo scorso per condurre la rappresentazione su un piano quotidiano, riconoscibile nella dimensione esistenziale propria di ogni individuo.

In scena ci sarà un Cristo carico di umanità e contraddizioni, colmo di amore verso la madre e allo stesso tempo insofferente; Maria, una povera contadina ferma alla sua vecchia macchina da cucire Singer che vive solo le proprie ragioni di madre; Giovanni,che esterna con stupito candore un’infantile inconsapevolezza; Giuda, costretto al tradimento dal suo amore ambizioso e violento; Pietro,che pur nella sua generosità, è troppo fragile nella sua fedeltà dichiarata, come Maddalena è troppo assorta nella sua follia amorosa.Tutti volti di questo tempo e di questa società proiettata nel futuro e che porta sulle pelle i segni dolorosi della passione degli uomini.

“Passio Hominis”, con Lina Sastri, Francesco Benedetto, Rosa Ferraiolo e Jacopo Venturiero e con Jaqueline Bulnes, Antongiulio Calenda, Alessandro Di Murro, Stefano Galante, Marco Grossi, Daniele Parisi, Luciano Pasini, Noemi Smorra, Stefano Vona. Musica dal vivo con la fisarmonica di Fabio Ceccarelli e la batteria di Tiziano Tetro, musiche Germano Mazzocchetti, luci Nino Napoletano, scene e costumi Bruno Bonincontri. Fondazione Istituto Dramma Popolare, a San Miniato (Pi), dal 16 al 22/7.

 

Invito alla danza

Nozze d’argento per il festival ideato e diretto da Marina Michetti, la più antica manifestazione romana dedicata a quest’arte che festeggia il suo XXV anniversario, che ha riconquistato il suo spazio storico a Villa Pamphilj con un programma che dal 16 luglio al 3 agosto proporrà tradizione e sperimentazione. Il debutto è affidato, il 16 luglio, alla Nueva Compañia de Tango argentino con lo spettacolo El ultimo Tango, avvalendosi  della musica dal vivo della prestigiosa Orquestra Minimal Flores del Alma, un viaggio da Buenos Aires a Parigi, dove il tango approdò nei primi anni del ‘900, proponendo oltre alla musica tradizionale anche le contaminazioni musicali che questo genere ha vissuto. A seguire, il 21 luglio, in collaborazione con la compagnia Egri Bianco Danza e il sito archeologico e museale del Bunker del Soratte, verrà realizzato il Progetto Speciale L’ultimo rifugio, uno spettacolo interdisciplinare con musica dal vivo, testo recitato e un video multimediale di forte impatto diretto dal regista italo-francese  Mathieu  Gasquet, che si richiama al passato bellico dei rifugi antiatomici. Il 23 luglio, come da tradizione, tornerà ad esibirsi Aterballetto con lo spettacolo Certe Notti, coreografia di Mauro Bigonzetti su musiche e poesia di Luciano Ligabue.

 

Il colore dell’acqua al Mittelfest

Il festival di musica, teatro, danza, cinema, incontri, che da 25 anni, ogni estate, in Friuli Venezia Giulia, accende i riflettori su una comune identità europea, con il nuovo progetto 2015-2017 rivolge la propria attenzione alla valorizzazione e alla salvaguardia degli ambienti naturali e alla funzione che le vie d’acqua (2015), d’aria (2016) e di terra (2017) hanno sempre svolto: elementi naturali e veicoli di migrazione, di incontro e di dialogo tra popolazioni e civiltà. Nell’anno dell’Expo, l’acqua e i suoi colori sono al centro del cartellone: risorsa vitale in pericolo, bene comune e non illimitato dell’umanità, ma anche figura dell’immaginario e via di comunicazione per eccellenza. L’apertura nel segno dell’acqua è con una cascata di sette cori che si rovescerà lungo le vie di Cividale, creata dal compositore austriaco Nussbaumer, un flusso musicale che farà cantare anche 149 bottiglie.Tra le presenze di questa edizione il Belarus Free Theatre, Antonio Latella, Carolyn Carlson, Emma DanteErri De Luca e Gianmaria Testa, il Teatro delle Albe di Marco Martinelli, la compagnia ungherese di Viktória Dányi, la compagnia UnterWasser, il 33enne coreografo e regista croato Matija Ferlin, e molti altri. Chiuderà l’Istanbul State Symphony Orchestra con la pulsante partitura acquatica commissionata a Michael Nyman da BASF, in prima esecuzione italiana, e i lavori di compositori turchi ispirati al Bosforo. Una matrice mediterranea da condividere. A Cividale del Friuli, dal 18 al 26/7.

 

Storie di pendolari della Stazione di Pistoia

Negli ultimi mesi i componenti della compagnia de Gli Omini hanno trascorso molto tempo alla Stazione di Pistoia dove hanno parlato con la gente. Pendolari, persone che aspettavano un treno, persone che guardavano i treni passare, anziani, giovani, bambini. Hanno parlato di tutto: paure, ricordi, passioni, abitudini. Hanno raccolto le storie di vita di chi passava di lì. Ora queste storie intercettate alla stazione, tutto quello che hanno visto e sentito, prende forma in uno spettacolo (per 50 spettatori a recita) che è il concentrato di un’umanità in movimento, il ritratto di un non luogo fatto di regole diverse, che vede passare ogni giorno uomini e donne di ogni tipo. A fare da cornice a questo spaccato sulla quotidianità dell’oggi sarà il Deposito dei Rotabili Storici, un luogo carico di memoria, uno sguardo al passato che renderà storia quegli attimi di presente altrimenti dimenticati. “Ci scusiamo per il disagio”, uno spettacolo teatrale de Gli Omini, di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini e Giulia Zacchini. Produzione Associazione Teatrale Pistoiese. A Pistoia, Area rotabili storici (Piazza Dante, 2), fino al 19/7.

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