A Portici differenziare premia

La cittadina partenopea è in cima alla classifica di Legambiente sui comuni ricicloni. In tre anni differenziata al 65 per cento
portici

La Campania non è solo “munnezza” accumulata o in via di faticosa rimozione. Se è pur vero che oltre la metà dei comuni (250 su 551) risultano al di sotto della soglia minima di raccolta differenziata, circa il 30 per cento sono virtuosi: in Campania, nel 2010 sono stati rilevati ben 160 comuni ricicloni (riconoscimento assegnato da Legambiente), città dove la differenziata supera il 50 per cento della spazzatura prodotta.

 

I dati Così Salerno (140 mila abitanti) raggiunge il 59 per cento, Benevento (62 mila abitanti) il 65. Il problema, come è noto, si fa acuto e complesso nella provincia di Napoli che, con i suoi oltre tre milioni di abitanti (in 1.171 Kmq), ha la più alta densità di popolazione in Italia, ed esigui spazi non urbanizzati da destinare alle discariche.

 

In questo quadro, dove si intrecciano interessi illegali e paralegali di varia natura, brilla di una luce particolare il comune di Portici (8 Km da Napoli), prima città in Europa e terza nel mondo per densità di popolazione, con i suoi 63 mila abitanti su 4,5 Kmq (13.900 ab/Kmq). Eppure è un posto vivibilissimo, con verde pubblico e attenzione ai servizi sociali. Portici è risultato nel 2010 in cima ai comuni ricicloni a livello nazionale con il 65 per cento di raccolta differenziata (quota raggiunta in tre anni dall’introduzione) ed ha recentemente riaperto alla balneazione la spiaggia delle Mortelle, dopo oltre 50 anni di divieto.

 

Le scelte amministrative Il sindaco Vincenzo Cuomo ha messo bene in evidenza quello che è stato il motore del salto di qualità: «La gente si sente corresponsabile di questo cambiamento, di questo traguardo, soprattutto quando guarda le montagne di spazzatura che invadono Napoli». Questa è stata ed è la parola magica: corresponsabilità. I porticesi si sentono orgogliosamente una concreta dimostrazione di cosa può fare una cittadinanza partecipe impegnandosi collettivamente a migliorare la qualità della vita. E Portici non è certo una città ideale o aliena dalla comune patria napoletana. Certo non ha il milione e più di abitanti della restante area urbana. Ma ha identità e volontà, e questo conta talora più delle risorse, probabilmente.

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