127 ore

La storia (vera) di Aron Ralston, intrappolato cinque giorni in un crepaccio e riuscito a salvarsi amputandosi un braccio.
Scena dal film"127 ore".

Filmare la storia (vera) di Aron Ralston, intrappolato cinque giorni in un crepaccio e riuscito a salvarsi amputandosi un braccio con un temperino, poteva riuscire solo a Danny Boyle. Da un soggetto cinematograficamente impossibile, il regista inglese trae una parabola non banale sul rapporto uomo‑natura, superando i rischi del film d’azione con l’unico protagonista fermo per il 90 per cento del film. E lo fa eccedendo nei virtuosismi, in inquadrature paradossali e frantumazioni degli spazi scenici, delineando l’intenso ritratto dell’uomo che, nello sperimentare l’estremo, si mette in gioco.

 

Regia di Danny Boyle; con James Franco.

 

Valutazione della Commissione nazionale film: consigliabile, semplice (prev.).

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