Youcat, avanti tutta

In un'affollata conferenza nella sala stampa vaticana il cardinal Schöenborn, promotore dell’iniziativa, ha spiegato che ci sono «errori di traduzione, non di dottrina». Le copie già distribuite, stampate da Città Nuova, non saranno ritirate
Youcat consegna al papa

Tutto risolto. Ieri era esplosa la crisi su Youcat, il nuovo catechismo per giovani fatto di domande brevi e risposte concise. Oggi è rientrata. Si parlava già di mandare al macero migliaia di copie già nelle librerie da oltre un mese. Nell’odierna conferenza stampa è stato tutto chiarito. La domanda in questione era la 420, che ha sollevato perplessità nella traduzione italiana perché era così formulata: « Può fare una coppia cristiana ricorso ai metodi anticoncezionali?». Frutto di una traduzione non esatta. La correzione prevede questa riformulazione che sarà presente nelle prossime edizioni e in quelle già distribuite (come errata corrige): «Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi di regolazione della fecondità?».

 

Nel corso di un affollata conferenza stampa, da grandi occasioni, nella sala stampa vaticana il cardinale Schöenborn, promotore dell’iniziativa, ha dichiarato che in Youcat ci sono «errori di traduzione, non di dottrina». Ma «i traduttori a volte sono traditori» – ha aggiunto – e in tedesco il testo è molto chiaro e parla di regolazione della fecondità. La dottrina è chiara su questo aspetto e dice che è giusto ragionare e pensare a una regolazione della fecondità. Un problema è sorto anche con l’edizione francese, in merito ai valori delle religioni secondo la dottrina del Concilio Vaticano II e per questo uscirà un po’ in ritardo».

 

Padre Lombardi, direttore della sala stampa vaticana ha spiegato in modo ironico che «tradurre dal tedesco è sempre un po’ difficile. Come ricorda una recente esperienza». Si riferiva probabilmente ad alcuni errori di traduzione presenti nella prima edizione del libro intervista di Benedetto XVI Luce del mondo, che avevano generato alcuni fraintendimenti.

Il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontifico consiglio per i laici, è sembrato entusiasta dell’iniziativa e nel suo intervento ha evidenziato che «Youcat è un grande dono e un valido contributo allo scopo di rendere più salda la fede dei giovani, più fedele agli insegnamenti della Chiesa e più decisa nel condividere con gli altri le ragioni della propria speranza». In questa prospettivaverrà distribuito gratuitamente, come dono personale del papa, a tutti i giovani che parteciperanno alla Gmg di Madrid.

 

Altro punto controverso è la risposta nel punto 382 in cui si parla di condanna dell’eutanasia attiva, mente l’eutanasia passiva obbedisce invece al comandamento dell’amore del prossimo.  Termine quello di eutanasia che, almeno in Italia, ha una connotazione, per fortuna, negativa. E mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio della nuova evangelizzazione ha ammesso che «i termini eutanasia attiva e passiva sono in disuso e creano confusione». Il card. Schöenborn ha chiarito che «la questione dirimente è propriamente se si uccide o se si lascia morire la persona. Far morire attivamente è eutanasia, lasciare la natura andare avanti non è eutanasia. In tedesco è chiaro il senso, in italiano forse lo è meno». Il termine usato nell’edizione tedesca significa invece, come ha spiegato lo stesso Fisichella, «inevitabilità della morte».

Nel corso dell’udienza generale del mercoledì è stata consegnata una copia di Youcat al papa che ha anche cliccato su un i-phone per provare, primo in assoluto, l’APP di Youcat che verrà usata dai giovani durante la Gmg di Madrid (il lancio è previsto a maggio). Il papa stesso si è detto entusiasta dell’iniziativa ed ha voluto firmare l’introduzione del testo dicendo tra il resto: «Studiate il catechismo…dovete sapere che cosa credete, dovete conoscere la vostra fede con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer».

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