Wimbledon riabbraccia Serena

In corso il prestigioso torneo londinese. La Williams, campionessa uscente, vuole tornare protagonista dopo un anno difficile
serena williams
Riuscirà Roger Federer a vincere il suo settimo Wimbledon, eguagliando cosi il record di successi di Pete Sampras? Riuscirà Rafael Nadal a bissare il successo dello scorso anno e a difendere il primato della classifica mondiale dall’assalto del serbo Novak Djokovic, dominatore della prima parte di questa stagione? O magari alla fine a spuntarla sarà proprio lo scozzese Andy Murray, che può contare anche sul sostegno del pubblico di casa?

Già nei prossimi giorni, quando "i quattro moschettieri" del circuito maschile incontreranno avversari via via sempre più ostici, riusciremo ad avere maggiori elementi per provare a rispondere a questi interrogativi. Intanto, a catalizzare l’attenzione degli appassionati in queste prime piovose giornate dei "Championships", il torneo di tennis più affascinante e più vecchio del mondo (la prima edizione risale al lontano 1877), è stata una protagonista al femminile, la statunitense Serena Williams.

Serena, proprio un anno fa, si aggiudicava il suo quarto titolo a Wimbledon dopo le vittorie del 2002, 2003 e 2009. Dopo aver dominato per un decennio questo sport insieme alla sorella Venus (per loro, complessivamente, 22 titoli del Grande Slam), a 28 anni compiuti, sembrava lanciata verso il raggiungimento di sempre nuovi record. Una ragazza estroversa, con molti interessi anche fuori dal rettangolo di gioco, che, diciamola tutta, si è attirata negli anni l’antipatia di alcune sue colleghe e di molti appassionati per degli atteggiamenti … un po’ fuori le righe.

Improvvisamente però, proprio dopo l’ennesimo successo sull’erba londinese, tutto comincia ad andarle storto. All’uscita da una festa in un ristorante, Serena calpesta dei cocci di vetro sparsi a terra. Risultato? Due operazioni al piede ferito ed un lungo periodo di riabilitazione. Quando l’imprevisto sembra finalmente superato ed il ritorno su un campo da tennis sempre più vicino, un nuovo improvviso stop. Serena sta male, per qualche giorno non riesce a respirare bene, pensa sia una cosa passeggera ma si fa ugualmente visitare per scrupolo. I medici le diagnosticano un’embolia polmonare (coaguli in entrambi i polmoni) ed è cosi costretta ad un ricovero d’urgenza all’ospedale per un delicato intervento chirurgico.

Proprio lei, la campionessa tutta forza e muscoli, la giocatrice che sembrava indistruttibile, all’improvviso si riscopre una ragazza "normale". I medici le dicono che si è salvata per un pelo, e così a Serena, come lei stessa racconta adesso, sembrano improvvisamente aprirsi gli occhi. La vita non è solo fama e successo …

«La mia vita è cambiata, ho scoperto il dolore, la paura. Ora ad esempio, quando viaggio in aereo, devo indossare dei calzini speciali per favorire la circolazione, e devo anche fare una puntura per garantire la necessaria fluidità al mio sangue. In questi ultimi 12 mesi ho dovuto compiere un cammino lungo e tortuoso. Ho dubitato, e più volte ho rischiato di arrendermi. Ma alla fine sono rimasta in piedi! Ed ho imparato che nella vita non c’è nulla di scontato, ho scoperto che nei momenti difficili bisogna lottare, tenere duro, perché se non ti arrendi una possibilità prima o poi torna a bussare alla tua porta».

La vittoria nel primo turno di Wimbledon, ottenuta contro un’avversaria non certo irresistibile (la francese Rezai, numero 61 del mondo), e condita a fine gara da una commozione trattenuta a stento, é, sportivamente parlando, la sua prima nuova possibilità. Good Luck (buona fortuna), Serena. E bentornata.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons