Vita Consacrata e Psicologia. Facciamo il punto

Diario del Convegno
Vita Consacrata e Psicologia

Un freddo ma luminoso pomeriggio dell’11 dicembre ha accolto nell’Aula Magna dell’Urbaniana a Roma l’inizio del XXXVIII Convegno dell’Istituto Teologico per la Vita Consacrata “Claretianum”. Per quattro giorni più di 500 consacrati e consacrate insieme, per ascoltare e dialogare sull’argomento: «Vita Consacrata e Psicologia. Facciamo il punto».
 
Nel primo giorno, dopo il saluto delle autorità, Marko Ivan Rupnik, gesuita, ha aperto i lavori con una relazione piuttosto provocatoria e carismatica: «Quello che la psicologia non può dare: secolarizzazione della spiritualità?». Non ci si può aspettare dalla psicologia la risoluzione dei problemi spirituali, perché la psicologia non è il “tocca-sana” per una vita spirituale mediocre. A seguire il prof. Andrzej Wodka, c.ss.r., riflettendo con accuratezza su alcuni aspetti di Gesù o dei discepoli (croce, amore come dono totale, fragilità), ha illustrato una prospettiva biblica originale, rispondendo ad alcune domande: è possibile parlare, dal punto di vista biblico, di una “psicologia rivelata”?; se Gesù ha rivelato all’uomo la sua stessa umanità, questo criterio serve anche per la psicologia?
 
Il secondo giorno lo sguardo è stato rivolto al Magistero. Una relazione precisa ed equilibrata del Segretario alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, mons. Vincenzo Zani, ha presentato i criteri stabiliti dalla Chiesa per l’impiego della psicologia nell’ambito della formazione e del discernimento vocazionale.
 
Nella seconda relazione la prof.ssa Catherine Aubin, o.p., ci ha fatto fare un viaggio dalla preghiera alla psicologia, sotto la guida del brano evangelico del fariseo e il pubblicano che salgono al tempio per la preghiera. Due tipi di atteggiamenti che, in realtà, riflettono due volti che esistono in ogni uomo e che possono essere lette dal punto di vista della spiritualità o della psicologia. Tutto per rispondere a tre domande: dove sei uomo?, dove siamo noi?, dov’è Dio? Ogni giornata si è conclusa con un momento dedicato al dialogo con i relatori.
 
Per le prossime due giornate il panorama si profila interessante.

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