Il nuovo viadotto è “green” e “bird friendly”

Forse pochi sanno che sono state istallate speciali barriere trasparenti per evitare l'impatto degli uccelli migratori e pannelli solari fotovoltaici per produrre l’energia necessaria per il funzionamento

Il nuovo ponte di Genova inaugurato lunedì 3 agosto è “bird friendly”. Lo annuncia nella stessa giornata la Lipu-BirdLife Italia, spiegando che nella fase di progettazione della nuova grande opera è riuscita a far inserire alcune marcature sulle barriere trasparenti con lo scopo di prevenire il grave problema dell’impatto che gli uccelli possono avere contro le vetrate.

La realizzazione è stata possibile grazie alla disponibilità dell’architetto Renzo Piano, che ha progettato gratuitamente il nuovo ponte come regalo alla sua città natale. Spesso queste vetrate non vengono viste dagli uccelli i quali, pensando di attraversarle, vi si scontrano causando effetti disastrosi.

Sui pannelli vetrati del ponte di Genova sono invece state inserite in stampa serigrafica linee orizzontali nere di due millimetri, distanti tra di loro tre centimetri. Questa soluzione non si discosta di molto da quella suggerita dal manuale Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli, edito dalla Stazione ornitologica svizzera, un testo cui ha contribuito anche la Lipu. Grazie ad alcuni test effettuati con ottimi risultati si è giunti quindi a questa soluzione, molto efficace, per prevenire l’avvicinamento degli uccelli e il conseguente impatto.

Numerosi studi italiani affermano che ogni anno a causa di queste barriere muoiono 800 uccelli per ogni singolo chilometro. Questo dato è destinato a salire – non solo in Italia – ed è una lotta contro la sopravvivenza degli uccelli soprattutto perché negli ultimi anni il vetro è un materiale utilizzato con maggior frequenza in ambito edilizio.

La Val Polcevera dove transita il nuovo Ponte chiamato “Genova San Giorgio”, «è un’importante via di migrazione per gli uccelli selvatici – sottolinea il presidente nazionale Lipu Aldo Verner -. Grazie dunque a questo intervento pensiamo di poter salvare un gran numero di esemplari appartenenti anche a specie rare e minacciate. Speriamo inoltre che grazie a questo ottimo esempio di intervento a favore della natura, questa modalità di mitigazione possa essere adottata in tutte le opere di edilizia e infrastrutturali, dando così un contributo importante alla conservazione degli uccelli selvatici».

Inoltre il nuovo ponte ligure è da considerarsi opera green, come del resto lo sono tutte quelle progettate da Renzo Piano, perché come lui stesso ha affermato: «è un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà». Grazie ai pannelli solari fotovoltaici produrrà l’energia necessaria per il funzionamento dei sistemi tecnologici del ponte e l’illuminazione dei 43 lampioni, uno per ogni vittima del crollo del ponte Morandi mentre tutto il viadotto è stato realizzato riciclando interamente i rifiuti di scavo.

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