“Verso noi”, cammini di fraternità

Al Centro Mariapoli di Castelgandolfo presentato il libro “Verso noi – Prendersi cura della vita di tutti” (Ed. Ave) di Giuseppe Notarstefano, presidente dell’Azione Cattolica d’Italia, in compagnia di Emiliano Manfredonia, presidente Acli (Associazione cristiana lavoratori italiani). Moderatore: Iacopo Scaramuzzi, giornalista di La Repubblica
Giuseppe Notarstefano

Collocata durante lincontro nazionale delle Presidenze diocesane dellAzione Cattolica, la serata di presentazione del libro Verso noi firmato dal Presidente per l’Italia, Giuseppe Notarstefano, ci ha fatto rituffare con speranza nelle sfide che ci attendono, a conclusione delle ferie che ci hanno portato, per qualche giorno, in un mondo dove le voci di sventura e tristezza erano più attenuate.

In un dialogo amichevole e ricco con Emiliano Manfredonia, Presidente delle Acli (Associazione cristiana lavoratori italiani), il percorso sinodale promosso da papa Francesco è stato mostrato in tutta la sua bellezza e profezia, con le speranze che suscita per riagganciare la fede cristiana allinteresse dei nostri contemporanei.

«La Chiesa non agisce perché ha le soluzioni, ma per il bisogno di farsi vicino ad ogni cuore», nota Notarstefano, indicando anche il metodo: «imparare a farsi spazio reciprocamente». I due presidenti, stimolati dalle domande di Iacopo Scaramuzzi, giornalista di La Repubblica, hanno aperto il loro cuore, su argomenti non facili.

La guerra in Ucrainia? «Non deve mai essere una soluzione perché con la guerra tutto si perde». Lunica via è “disarmarsi” esorta Notarstefano, mentre il Presidente delle Acli rifiuta il conflitto come via di risoluzione dei problemi. «Bisogna mettere le persone al centro» sottolinea, citando l’enciclica Fratelli Tutti, «a cominciare dai giovani», formando, facendo fiorire i talenti.

Per l’autore di Verso noi, bisogna aiutare le persone a pensare con la propria testa, orientandosi verso la “cittadinanza attiva” che fa affrontare insieme i problemi, al punto di guardare l’altro come avversario forse, mai come nemico.

Dopo la fase di secolarizzazione, scrive Notarstefano, siamo di fronte all’esculturazione della fede dalla vita quotidiana, che richiede di lasciarsi interrogare, spostare «verso cammini non ancora esplorati» avverte il Presidente dell’AC. Notarstefano chiama ad un ripensamento del progetto formativo, una revisione in profondità per elaborare una spiritualità adeguata in questo tempo di cambiamenti. Si appoggia su un “lavoro interiore” che tocca tutte le dimensioni della persona e che si nutre di esperienze concrete «sia programmate sia non programmate». La felicità uscirà dall‘esperienza comunitaria «cioè nel confronto interpersonale con tutti».

Per rinforzare il tessuto della società civile, non c’è altro che costruire degli spazi di condivisione, allargare la partecipazione, lavorare a non escludere. La sinodalità ci dà il modus operandi: ascolto, dialogo e cammino insieme e con lo Spirito Santo, ciò chiede tempo e pazienza. Notarstefano non ci nasconde la sua gioia di lavorare insieme, dei percorsi di comunione intrapresi , notando tra l’altro nel libro la «bellezza generativa del cammino della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali», autentica espressione «di fraternità e di corresponsabilità laicale».

Questo piccolo libro di 100 pagine ci ridà mille ragioni per farsi partecipi  del rinnovamento auspicato da papa Francesco e per portare, ognuno, il nostro contributo e il nostro sguardo positivo a questo momento delicato della Chiesa cattolica. Insieme per organizzare la speranza.

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