Uno spettacolo su “Come dire ti amo alla persona amata”

Si chiuderà sabato 2 luglio al circolo del Tennis di Trapani la stagione degli incontri sul tema della famiglia, con lo spettacolo teatrale “I cinque linguaggi dell’amore”, tratto dall'omonimo libro di Gary Chapman, riadattato in veste comica da Pier Luigi Bartolomei
I cinque linguaggi dell'amore

Il Centro culturale "Cinque Torri" di Trapani ha dato avvio a dicembre 2015, per i mesi invernali e primaverili, a una serie d’incontri sul tema della famiglia con la partecipazione di alcuni professori della Pontificia università della Santa Croce e dell’Università Campus Biomedico di Roma. Fra questi, don Giulio Maspero (docente di Teologia dogmatica), che ha dissertato su La famiglia in un cambiamento di epoca; don Antonio Porras (Teologia morale) su Ripartire dalla famiglia, ma da quale famiglia? La missione della famiglia nella nostra società; don Victor Tambone (Bioetica clinica) e il professor Giampaolo Ghilardi (Bioetica applicata) hanno trattato il tema Quali genitori per i nostri figli?; la professoressa Sara Macaluso (docente di Lingua e letteratura spagnola) col dott. Alessandro Cristofari e il prezioso intervento dei coniugi Paola e Michele Messina (consiglieri nazionali di Anfn, Associazione nazionale famiglie numerose) e del vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli, hanno presentato il libro La fatica e la gioia di Arturo Cattaneo, Alessandro Cristofari e Gioia Palmieri (Ediz. Cantagalli).

 

La stagione di questi fecondi percorsi sulla famiglia si concluderà sabato 2 luglio, al Circolo del Tennis di Trapani. Previsti vari momenti di comunione: una gustosa cena, la visione della partita dell’Italia e l’esilarante spettacolo di cabaret tratto dall'omonimo libro del terapeuta americano Gary Chapman, I 5 linguaggi dell’amore. Come dire “ti amo” alla persona amata. A interpretare in veste comica e in romanaccio tali linguaggi sarà Pier Luigi Bartolomei, un bel personaggio sul palco e nella vita. Classe 1961, Bartolomei, oltre ad essere papà di 5 figli (Teresa, Giovanni, Pietro, Agnese e Stefano) e marito innamorato (difetti compresi) della sua Emanuela con cui è sposato dal 1991, è un associato Anfn (Associazione nazionale famiglie numerose) e direttore della Scuola Elis di Roma, nata per dare una professionalità a tutti quei giovani che, confusi, non sanno che strada prendere e che Bartolomei considera come figli.

 

Sul palco, il regista e narratore romano darà vita a un monologo accattivante e riuscitissimo sull’innamoramento e sul matrimonio (cercate qualcosa su YouTube, il vostro umore ne beneficerà), che porta in scena da ben 4 anni. Il motivo di tanto successo si deve alla forma del cabaret che, pulito e verace, riesce a far veicolare buoni contenuti e a far sorridere senza parolacce. Un cabaret che lui stesso ha definito a "cinque stelle". Perché in modo semplice vien detto che il rapporto di coppia può migliorare. E che dietro “tale magia” vi è solo il desiderio di provarci e di dirsi di nuovo "sì", di rinnovare quella promessa d’amore fatta sull’altare, come àncora da gettare nel futuro. «L’obiettivo della lezione-spettacolo è infatti quello – ci ha raccontato – di fare chiarezza su due cose precise: il matrimonio trasforma le persone, è vero, toglie via la poesia iniziale, fa arrabbiare, discutere. L’uomo e la donna si scoprono essere totalmente diversi. Eppure il sentimento che li unisce non può pensarsi come un prodotto che, terminata la sua funzione, va sostituito da uno nuovo».

 

«Una nuova relazione sarebbe solo una piega della stessa – ha continuato –; l’uomo deve smetterla di pensare, come vorrebbe il capitalismo, che può auto-centrarsi, perché da solo non può raggiungere la felicità; l’uno senza il due (l’altro), senza cioè la gioia della condivisione, è destinato a morire, a sciogliersi come neve al sole. Una relazione per essere vera deve, quindi, portarci a rimescolare le carte del nostro io, farci arrivare al fondo di noi, per risalire insieme. Queste e altre motivazioni sono l’impalcatura che mi spinge a girare senza tregua da Nord a Sud, instancabilmente».

 

Chi avesse voglia di godere della serata, divertente e ricca di spunti di riflessione, l’appuntamento è alle ore 19,30 al Circolo del Tennis di Trapani, in contrada Milo Errante 40/n. Occorre prenotarsi entro giovedì 30 giugno con la referente Sara Macaluso, cell. 349.6065191.

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