Da Rabat a Lagos, passando per Kampala, Yaoundé, Dakar, Lomé, Luanda e Maseru, generazioni di studenti sono cresciuti osservando la celebre proiezione di Mercatore (1512-1594), un disegno del XVI secolo che fa apparire l’Africa solo leggermente più grande della Groenlandia, impressionante per le sue dimensioni apparenti. «In realtà, l’isola [artica] è più piccola di una singola nazione africana, la Repubblica Democratica del Congo (RdC)», affermano i sostenitori della campagna. Sebbene le critiche alla proiezione di Mercatore risalgano a decenni fa, il dibattito è stato riacceso dalla campagna “Correct the Map”, promossa dai gruppi di sostegno Africa No Filter e Speak Up Africa.

Il mondo nella proiezione di Mercatore tra 82° S e 82° N. Reticolo di 15°. L’immagine è un derivato del composito del mese estivo Blue Marble della NASA con gli oceani schiariti per migliorare la leggibilità/contrasto. Immagine creata con il software di proiezione cartografica Geocart. (ph Strebe – Wikipedia)
La mappa di Mercatore, creata dal cartografo fiammingo Gerhard Kremer (in latino Gerardus Mercator) nel 1569, era utile per la navigazione, poiché consentiva agli esploratori di tracciare il loro percorso in linea retta senza dover regolare le loro bussole. Ma inadeguata, essendo una proiezione cilindrica della sfera terrestre, per confrontare le dimensioni delle masse continentali.
“Le dimensioni attuali della mappa dell’Africa sono sbagliate”, ha affermato Moky Makura, direttore esecutivo di Africa No Filter. “Si tratta della più lunga campagna di disinformazione al mondo, e deve semplicemente finire”. Fara Ndiaye, cofondatrice di Speak Up Africa, ha sottolineato l’impatto sull’identità e l’orgoglio africani, in particolare tra i bambini che si confrontano con la mappa di Mercatore nelle scuole. Ha aggiunto che sono in corso iniziative per rendere la proiezione Equal Earth lo standard nelle aule africane e per incoraggiarne l’adozione da parte delle istituzioni globali.
L’Unione Africana sostiene la necessità di sostituire la mappa di Mercatore con una rappresentazione che rispecchi le reali dimensioni dell’Africa. «La mappa di Mercatore distorce le dimensioni dei territori. Essa esagera le dimensioni delle regioni settentrionali come il Canada, la Russia e la Groenlandia, mentre minimizza le aree equatoriali come l’Africa e il Sud America».
«Potrebbe apparire come una semplice mappa, ma non lo è», ha dichiarato Selma Malika Haddadi, vicepresidente della Commissione dell’Ua. «Ha rafforzato lo stereotipo che vede l’Africa come marginale, mentre in realtà è il secondo continente più esteso del mondo, con oltre un miliardo di abitanti. Tali distorsioni influenzano l’istruzione, la narrazione dei media e la formulazione delle politiche».
L’Ua auspica che le scuole, i governi e le istituzioni globali adottino la proiezione Equal Earth, un progetto del 2018 che rappresenta in modo più accurato le dimensioni relative dei Paesi e dei continenti. L’Ua sostiene che l’adozione della proiezione Equal Earth è parte del ripristino del giusto posto dell’Africa sulla scena globale, insieme alle continue richieste di risarcimenti per il colonialismo e la schiavitù.
La campagna “Correct the Map”, sostiene che le distorsioni hanno influenzato anche in passato anche le percezioni politiche. «Durante la Guerra Fredda, la proiezione di Mercatore è stata utilizzata in modo simile come strumento di propaganda cartografica. Esagerando le dimensioni dell’Unione Sovietica, la rappresentava come una minaccia più grande di quanto non fosse in realtà».
Questa manipolazione delle proiezioni cartografiche, sostengono, «ha contribuito a plasmare la percezione diffusa rafforzando i timori di un dominio sovietico e giustificando ampie strategie militari e politiche».
Gli attivisti stanno esortando anche l’Onu, la Banca Mondiale e le principali aziende tecnologiche ad adottare la nuova mappa. La Banca Mondiale ha annunciato che sta già abbandonando la proiezione di Mercatore per le sue mappe online, mentre Google Maps ora offre entrambe le opzioni nella sua versione desktop.
Oltre all’Africa, anche altre regioni stanno sostenendo questa iniziativa.
Sebbene la campagna dell’Ua si focalizzi specificamente sulla rappresentazione dell’Africa, l’iniziativa afferma che «l’adozione di una proiezione più precisa correggerà anche le distorsioni a livello globale, incluso il Medio Oriente, fornendo alle regioni una percezione più realistica delle loro dimensioni».
Dorbrene O’Marde, vicepresidente della Commissione per i risarcimenti della Comunità caraibica (Caricom), ha sostenuto Equal Earth come una reazione a quella che ha definito «l’ideologia di potere e dominio» ispirata dalla mappa di Mercatore.
Speriamo che la campagna raggiunga i suoi obiettivi, ovvero promuovere una comprensione più precisa della geografia mondiale, influenzando potenzialmente le percezioni e contribuendo così ad una dinamica di potere globale più giusta e radicata nella giustizia spaziale. In definitiva, ci auguriamo che i principi di riconoscimento della dignità umana, il bene comune, la solidarietà e la sussidiarietà, miranti a ridurre le disuguaglianze, siano al centro delle preoccupazioni per costruire una società in cui ogni popolo possa realizzarsi pienamente.